Il presidente russo Putin: «Resta molto alto il rischio di un conflitto mondiale»
L’intervento alla riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza dei Paesi della Csi. Stoltenberg (Nato): «La Russia non usi falsi pretesti per un’escalation»
«Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto». Lo ha dichiarato oggi, 26 ottobre, il presidente russo Vladimir Putin, in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti (Csi). «Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale», sono ancora le parole del leader del Cremlino – riportate dall’agenzia Tass -, secondo cui «l’Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità».
Il presidente russo ha anche affermato che ci sono prove dei piani di Kiev per utilizzare «la cosiddetta “bomba sporca” per degli attacchi contro la Russia». E ha firmato un decreto che estende fino al 31 dicembre prossimo le limitazioni al commercio su alcuni tipi di prodotti e materie prime con i cosiddetti Paesi ostili, informa l’agenzia Ria Novosti. Sempre l’agenzia di stampa statale russa riferisce che Putin ha fatto da osservatore a delle esercitazioni delle «forze di deterrenza strategica» russe. In concreto, «hanno avuto luogo lanci pratici di missili balistici e da crociera» e «gli aerei Tu-95Ms sono stati utilizzati per lanciare missili da crociera dall’aria». L’esercitazione è servita per verificare il livello di prontezza dei militari e delle strutture di comando e controllo. Gli obiettivi prefissati sono stati completati con successo, ha rivendicato il Cremlino: i missili hanno raggiunto i loro obiettivi. Lo conferma il ministero della Difesa di Mosca: è stato simulato «un attacco nucleare massiccio» e «tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi».
La Russia «non usi falsi pretesti per un’escalation», è la replica del segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che ha ricevuto a Bruxelles il premier della Romania Nicolae Ciuca. «Vladimir Putin sta perdendo sul terreno e sta rispondendo con attacchi sui civili e con una retorica nucleare», è l’analisi di Stoltenberg, che assicura: «La Nato non sarà intimidita nel suo sostegno all’Ucraina. Difenderà tutti gli alleati». E dall’Italia, il neoministro degli Affari esteri Antonio Tajani ribadisce, in un intervento al Maxxi di Roma sui 50 anni della fondazione dell’Avsi, che «non c’è pace senza giustizia e la giustizia in questo caso è la sovranità dell’Ucraina. Qui si tratta di proteggere la libertà di un popolo che non può essere conculcata con la violenza».
Nelle ultime 24 ore intanto, denuncia il governo ucraino, 11 civili sono morti e altri 14 sono rimasti feriti negli attacchi delle forze militari russe. Nella tarda serata di ieri, 25 ottobre, attaccata anche Dnipro, nell’Ucraina orientale. Il bilancio: almeno 2 morti e 3 feriti. Per fare fronte agli attacchi degli elicotteri, dei missili da crociera ma soprattutto dei droni kamikaze Shahed-136 di produzione iraniana usati dalle forze russe, Kiev ha ricevuto nei giorni scorsi dagli Stati Uniti gli attesi sistemi missilistici terra-aria Nasams. E il portavoce del Pentagono Pat Ryder in un briefing ha assicurato: se la Russia impiega una “bomba sporca” o altro tipo di armi nucleari «ci saranno conseguenze», che sono state già comunicate a Mosca a vari livelli. Palesamente false, ha aggiunto, le accuse russe secondo cui sarebbe Kiev a preparare una “bomba sporca”.
26 ottobre 2022