In Armenia senza scuola un bambino rifugiato su 3
La denuncia dell’Unicef, impegnata sul campo con il governo armeno e altri partner, accanto agli oltre 21mila piccoli in età scolare arrivati in seguito all’escalation delle ostilità
Oltre 21mila bambini in età scolare sono arrivati in Armenia in seguito all’escalation delle ostilità nelle loro comunità un mese fa. Secondo l’Unicef, però, solo due terzi dei bambini rifugiati in Armenia sono iscritti ai sistemi scolastici nazionali. Ora, esortano, gli sforzi devono concentrarsi su un aumento dell’accesso per il restante 1 bambino su 3 che attualmente non frequenta la scuola.
I bambini arrivati in Armenia negli ultimi anni non hanno avuto accesso continuo a un’istruzione di qualità. Fondamentale, quindi, lavorare a un sistema scolastico inclusivo che fornisca corsi di recupero e un supporto personalizzato. L’Unicef è impegnata sul campo con il governo armeno e altri partner per aiutare i bambini rifugiati ad accedere alle cure e al sostegno di cui hanno bisogno. A cominciare dall’individuazione, insieme al ministero dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport, di bisogni e lacune dell’attuale sistema scolastico. Questo include l’identificazione di aree che necessitano di essere rafforzate e ampliate per sostenere l’effettiva inclusione di tutti i bambini rifugiati.
L’Unicef sta fornendo kit didattici, tra cui i kit “scuola in scatola” e i kit per lo sviluppo della prima infanzia. Inoltre, insieme ai partner sta distribuendo una prima parte di zaini scolastici con materiale di cancelleria per mille bambini. È in corso la fornitura di altri zaini scolastici per soddisfare i bisogni emergenti di altri 2mila. Ancora, il Fondo Onu per l’infanzia si sta inoltre attrezzando per ampliare gli spazi di apprendimento nelle scuole e negli asili ospitanti in tutto il Paese. Finora ha fornito sostegno alla salute mentale e psicosociale, alla salute e alla nutrizione a 10mila bambini rifugiati e a coloro che se ne prendono cura; a più di mille bambini e persone che se ne prendono cura ha garantito un supporto per la gestione dei casi di protezione dei bambini; a più di 3mila un primo aiuto psicologico.
Al momento, l’Unicef ha lanciato un appello per 12,6 milioni di dollari per fornire servizi essenziali come l’istruzione, la salute, la protezione dell’infanzia, la nutrizione e l’acqua e i servizi igienici nei primi sei mesi.
24 ottobre 2023