La diocesi di Roma a Fatima con il cardinale De Donatis

Il pellegrinaggio di fine estate, dal 28 al 31 agosto. Per partecipare necessario il Green pass e la compilazione del Plf. Don Lombardi (Orp): «Le frontiere non sono chiuse». Al momento, circa 200 gli iscritti. Garanzia Covid-19 in caso di prolungamento del soggiorno a motivo della pandemia

La pandemia non ferma il pellegrinaggio diocesano di fine estate: dal 28 al 31 agosto i fedeli romani saranno a Fatima, guidati dal cardinale vicario Angelo De Donatis, per mettere sotto la protezione di Maria il cammino della Chiesa e della città di Roma nel nuovo anno pastorale. Per partecipare, naturalmente, è necessario essere in possesso del Green pass e aver compilato il modulo di localizzazione digitale dei passeggeri dell’Unione europea: il Passenger locator form (Plf). Prevista in ogni caso la garanzia Covid-19 in caso di prolungamento del soggiorno per motivi legati alla pandemia.

«Siamo in costante contatto sia con il ministero della Salute italiano che con quello portoghese – assicura don Savino Lombardi, assistente spirituale dell’Opera romana pellegrinaggi, che cura l’organizzazione tecnica. Le frontiere non sono chiuse: ci si può spostare in sicurezza rispettando le condizioni richieste sia dall’Italia che dal Paese di destinazione». 200, al momento, gli iscritti. «Nessuno si è ritirato o si è mostrato preoccupato», aggiunge il sacerdote. Anche grazie alla garanzia Covid-19. Concretamente, spiega Pietro Antonelli, responsabile del Settore pellegrinaggi di Orp, significa che «se fosse necessario un prolungamento del soggiorno per fermo sanitario, che può essere una quarantena, una positività o anche la chiusura delle frontiere, c’è la copertura assicurativa totale, quindi il pellegrino non spende un soldo dei suoi». Ancora, aggiunge Antonelli, «eventuali chiusure del Paese di destinazione sono causa di annullamento del viaggio con il rimborso totale di quanto versato, ad eccezione della quota della biglietteria aerea per la quale la compagnia aerea potrebbe emettere voucher nominativo di pari importo spendibile nei mesi successivi».

La partenza è fissata per il 28 agosto, con volo di linea, alla volta di Lisbona; in programma una visita della città, con il monastero Dos Jeronimos, in stile “manuelino”, fatto costruire da re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco de Gama, qui sepolto; la Torre di Belem, simbolo della città; la cattedrale, costruita intorno al 1150 per il primo vescovo di Lisbona, sul terreno di una vecchia moschea; la chiesa di Sant’Antonio da Padova, costruita sulla sua casa natale. In serata lo spostamento a Fatima, con la recita del Rosario e la fiaccolata alla Cappella delle Apparizioni. Il giorno successivo, 29 agosto, il cardinale De Donatis presiederà la Messa internazionale e terrà una catechesi. Lunedì 30 la giornata si aprirà con la Via Crucis a Os Valinhos, luogo della prima e della terza apparizione, e la visita di Aljustrel, villaggio natale dei tre pastorelli. Il 31 la Messa e poi il rientro a Roma.

Per quanti lo vorranno è offerta anche la possibilità di anticipare la partenza a giovedì 26 agosto, visitando nei primi due giorni di pellegrinaggio Santiago de Compostela, nell’anno del Giubileo compostelano, che viene celebrato solo poche volte in un secolo. Questa parte del pellegrinaggio sarà guidata dal vescovo Dario Gervasi.

L’amministratore delegato Orp monsignor Remo Chiavarini guarda al futuro, prendendo slancio da un passato carico di significato. «Nel 1917 da Fatima – ricorda – la Vergine Maria annunciò la fine della grande guerra, in un momento in cui sia il Portogallo che l’Europa erano ancora nel pieno dei combattimenti. Mi piace vedere questa correlazione: Fatima – afferma – è il posto giusto dove andare per prendere la forza di combattere contro la pandemia, con la certezza ci sono tempi nuovi che ci aspettano».

23 luglio 2021