La Madonnina da 70 anni sul colle di Monte Mario

Alta 9 metri, fu collocata a compimento di un voto popolare per chiedere la liberazione di Roma dai nazisti. La processione e la Messa sul piazzale, con don Rosini

Da settant’anni la grande statua dorata della “Madonnina” veglia su Roma dall’alto di Monte Mario. Fu qui collocata in seguito al voto dei romani per chiedere la liberazione della città dai nazisti, nel 1944. E anche quest’anno si rinnoverà, nella serata del 3 giugno, la tradizionale Festa della Madonnina. Alle 18.30, dal Centro Don Orione di via della Camilluccia si snoderà una breve processione fino al piazzale della Madonnina, dove la Messa sarà presieduta da don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per le vocazioni. Il ricordo della guerra e della liberazione pacifica di Roma si concluderà con l’omaggio della corona di rose portata ai piedi della Madonnina.

Alta 9 metri, adagiata su un piedistallo di 18 metri, la statua è uno dei simboli della storia recente di Roma. Fu collocata sul colle di Monte Mario come compimento del voto popolare, con oltre un milione di firme, fatto durante la seconda guerra mondiale. La liberazione di Roma avvenne il 4 giugno 1944, quando l’esercito tedesco lasciò la Capitale mentre l’esercito alleato vi entrava, senza alcuna forma di violenza. La modalità con cui avvenne la liberazione, rapida e pacifica, fece pensare al “miracolo”, a una speciale protezione di Maria. «Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità – ricorda il parroco di Santa Maria Mater Dei don Flavio Peloso -. Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di orfani e mutilatini nei due grandi edifici di via della Camilluccia, rimasti abbandonati dopo la caduta del fascismo. Solo successivamente fu possibile erigere la grande statua di Maria “Salus populi romani” che apparve, al mattino di Pasqua del 5 aprile 1953, sul punto più alto di Monte Mario».

1° giugno 2023