La preghiera del Papa per le Marche

Al termine dell’Angelus, anche l’appello al cessate il fuoco tra Azerbaigian e Armenia e la rinnovata preghiera «per il martoriato popolo ucraino e per la pace in ogni terra»

«Desidero assicurare la mia preghiera per le popolazioni delle Marche colpite da una violenta inondazione». Al termine dell’Angelus di ieri, 18 settembre, Papa Francesco ha ricordato il popolo della regione, devastato da violente alluvioni che hanno provocato fino ad ora 11 vittime accertate e innumerevoli danni a strutture e infrastrutture. «Prego per i defunti e per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni – le parole del pontefice -. Il Signore dia forza a quelle comunità!».

Da Pastore della Chiesa universale, il Papa ha ricordato anche « i recenti combattimenti tra l’Azerbaigian e l’Armenia. Esprimo la mia spirituale vicinanza alle famiglie delle vittime – ha detto ai fedeli riuniti in piazza San Pietro – ed esorto le parti a rispettare il cessate-il-fuoco, in vista di un accordo di pace». Nelle parole di Francesco, «la pace è possibile quando tacciono le armi e incomincia il dialogo. Non dimentichiamolo», l’esortazione. «E continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino e per la pace in ogni terra insanguinata dalla guerra». Da ultimo, il ringraziamento per il viaggio compiuto nei giorni scorsi in Kazakistan, che, ha anticipato, sarà oggetto dell’udienza generale del prossimo mercoledì, 21 settembre.

19 settembre 2022