Confermato il bonus bebè, proroga per l’ecobonus, possibilità del tfr in busta paga per i privati, diventa strutturale il bonus da 80 euro. Congelati canone Rai e tasse sulla casa
Dopo un iter tormentato e non certo rapido, il testo della manovra finanziaria 2015, di 32 miliardi di euro, destinata «a far crescere il Paese» secondo il Governo, ha superato il rush finale alla Camera con 307 voti a favore e 116 contrari ed è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014 (Suppl. Ord. n. 99). È stata definita dal Governo la più grande manovra di riduzione delle tasse mai operata, destinata «a stimolare crescita economica e la creazione di posti di lavoro», oltre ad aumentare l’affidabilità del Paese di fronte ai partner europei e ai mercati attraverso il miglioramento dei conti pubblici. Vediamo le principali novità di questa manovra finanziaria che interesseranno famiglie, lavoratori, imprese, professionisti, fisco.
Fondo famiglia. Il fondo è destinato a sostenere le famiglie più numerose. I 500 milioni di euro iniziali sono stati ridotti a favore delle risorse da destinare al fondo per le non autosufficienze e la Sla (che dovrebbe ammontare complessivamente a 400 milioni di euro) e a quello per la distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti (circa 8 milioni). Cento milioni, infine, sono destinati allo sviluppo degli asili nido e dei servizi integrativi per l’infanzia.
Bonus bebè e pannolini. Confermato il bonus bebè, pari ad euro 960 all’anno, per ogni figlio nato o adottato dall’1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, destinato alle mamme con redditi Isee non superiori a 25mila euro. L’importo raddoppia se l’indicatore rimane sotto i 7 mila euro. Arrivano anche i buoni “c.d. pannolini”, ossia un migliaio di euro per le mamme con almeno 4 figli e redditi inferiori a 8.500 euro annui per l’acquisto di beni e servizi per l’infanzia.
Ecobonus. Proroga di un anno per il c.d. ecobonus, con sconti fiscali del 65% per la riqualificazione energetica degli immobili e del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Prorogato, altresì, per tutto il 2015, il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in abbinamento alle ristrutturazioni.
Bonus 80 euro. Diventa strutturale il bonus di 80 euro in busta paga introdotto con il d.l. 66/2014 per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 26mila euro. Il credito d’imposta, pari a 960 euro annui per redditi fino a 24 mila euro, è decrescente, fino ad azzerarsi al superamento dei 26mila euro.
Tfr in busta paga. Da marzo 2015 al 30 giugno 2018, i lavoratori dipendenti del settore privato, che lavorano da almeno sei mesi con lo stesso datore, possono richiedere di percepire la quota maturanda del Tfr, che però sarà soggetta a tassazione ordinaria.
Pensioni. Tetto per le pensioni d’oro pari all’80% dello stipendio sugli assegni futuri per i lavoratori (medici, professori universitari, magistrati, ecc.) che rimanendo al lavoro, oltre i 65 anni, in assenza di correttivi avrebbero percepito pensioni maggiorate (110 e 120% dello stipendio) e cancellate le penalizzazioni per chi, avendo maturato l’anzianità contributiva al 31 dicembre 2017 ma non quella anagrafica (62 anni) decide di andare in pensione anticipata.
Taglio Irap e sgravi per autonomi e imprese senza dipendenti. Annunciata sin dall’inizio e confermata sino alla fine la misura che prevede zero contributi per il primo triennio delle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Previsti anche sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono dipendenti in mobilità (licenziati dalle aziende con meno di 15 dipendenti).
Nuovo regime forfettario per gli autonomi. È stata prevista una revisione sostanziale del trattamento fiscale per i cosiddetti ”contribuenti minimi”, cioè per quei lavoratori autonomi dotati di partita iva con fatturato annuo al di sotto di determinate soglie. Una tra le novità più rilevanti riguarda l’eliminazione del vincolo legato all’età massima del contribuente che non dovrà più essere al di sotto dei 35 anni come previsto dall’attuale “regime per l’imprenditoria giovanile”, così come l’eliminazione della durata massima dell’applicabilità del regime (attualmente fissata in 5 anni).
D’altra parte l’aliquota unica forfettaria di contribuzione viene triplicata, passando dall’attuale 5% al previsto 15%. La soglia massima di reddito da rispettare per accedere al nuovo trattamento fiscale è differenziata in base al settore di attività del lavoratore autonomo (codici Ateco), e varia dai 15 mila euro per i liberi professionisti (architetti, ingegneri, etc.) ai 40mila euro previsti per i commercianti.
Scuola. Invariato il fondo per la “Buona scuola”, che sin dall’inizio è stato previsto con una dotazione di un miliardo di euro, esteso, nel corso dell’esame della legge, non solo all’assunzione dei precari, ma anche alla formazione di docenti e dirigenti scolastici.
Wi-fi. Confermato il credito di imposta per il wi-fi nei b&b e negli alberghi, a patto che il servizio venga consentito in modo gratuito e con una velocità di connessione pari ad almeno 1 megabit al secondo.
Tasse casa. In attesa del varo della c.d. “local tax” è stato congelato il tetto massimo del 2,5 per mille della Tasi (la tassa che grava sulla prima casa), evitando, almeno per il 2015, il pericolo di un aumento dell’aliquota fino al 6 per mille da parte dei Comuni.
Canone Rai. Congelato anche il canone Rai, che per tutto il 2015 dovrà essere pagato secondo il medesimo importo, mentre è stata rinviata a data da destinarsi la riforma che prevede il suo inserimento nella bolletta della luce. L’importo è di 113,50 euro.
Ridotta l’Iva sugli e-book. Passa dal 22% al 4%, come per i libri in formato cartaceo.
Bollo auto storiche. Da quest’anno tutte le vetture di età compresa tra i 20 e i 29 anni torneranno dunque a pagare il bollo regolarmente. Per essere “storica” una vettura o una moto deve aver compiuto il trentesimo anno di età, altrimenti è considerata dal punto di vista fiscale esattamente come un’auto comprata oggi. Con la legge di stabilità 2015 è passato il provvedimento che toglie l’esenzione dal bollo per le “ventenni”: rimangono esentati dal pagamento del bollo o obbligati a versare una cifra forfettaria in caso di mezzo circolante solo i proprietari di automobili con almeno 30 anni di vita di certificato interesse storico.
16 gennaio 2015