“Mio figlio non mangia”: dal Bambino Gesù arriva un decalogo
Nella Giornata mondiale dell’alimentazione l’Ospedale pediatrico predispone anche uno sportello telematico a supporto delle famiglie
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione l’Ospedale pediatrico predispone anche uno sportello telematico a supporto delle famiglie
Tutti radunati intorno al tavolo, a mangiare le stesse cose, alla stessa ora. Senza tv né playstation. Senza paura o ansia. Dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù arriva un decalogo per fare fronte al problema della selettività alimentare dei più piccoli, aiutando a creare o ri-creare un corretto e consapevole rapporto col cibo. E accompagnando i bambini alla scoperta di nuovi sapori. In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra oggi, venerdì 16 ottobre, gli esperti dell’Unità operativa di Educazione alimentare rilanciano indicazioni concrete, a supporto di genitori e bambini. A cominciare dall’invito ad avere tutti, in famiglia, lo stesso tipo di alimentazione. I piccoli, spiegano, tendono a mangire «per imitazione. In questo ambito la famiglia ricopre un ruolo cruciale come modello».
Ancora, mamme e papà sono invitati a non arrendersi, riproponendo gli stessi alimenti più volte, perché «il consumo ripetuto aumenta il gusto del bambino per l’alimento». Certo, è importante non generare «noia», ma sulla tavola, avvertono i medici, «devono essere proposti sempre tutti gli alimenti, compresi quelli non graditi dal piccolo, cucinati in maniera differente». A poco serve la costrizione, così come la promessa di un premio: tutti comportamenti che non generano un consumo «volontario». Piuttosto è importante che il pasto sia «un momento ben preciso della giornata: è opportuno – si legge nel decaologo – che tutta la famiglia mangi alla stessa ora e alla stessa tavola». E siccome è un momento importante, «non sono concesse distrazioni»: né tv, né giochi, per lasciare ai più piccoli la possibilità di sperimentare e conoscere quello che c’è in tavola.
La strategia vincente, per i medici dell’ospedale pediatrico, resta quella del coinvolgimento attivo. Per portare i bambini a provare un sapore nuovo, rilevano, «è necessario stimolarne la curiosità attraverso i sensi: dalla conoscenza alla sperimentazione». Sì, allora, a percorsi di «familiarizzazione» col cibo che vanno dal carrello della spesa alla preparazione concreta del piatto. «Lavare, sbucciare, tagliare e inventare ricette insieme a mamma e papà può aiutare il bambino a essere invogliato a gustare le proprie “creazioni”». L’ultimo passo: «Assaggiare insieme». Mangiare qualcosa «che il bambino ha visto nascere e che ha conosciuto in tutte le fasi di preparazione, può rassicurarlo» e fargli vincere quella paura del nuovo che alimenta l’ansia di mamma e papà. «Se ciò non accade – mettono in guardia gli specialisti -, non forzarlo nell’assaggio, ma riproporre nel tempo e più volte il cibo non amato, in modalità diverse». Il segreto, insomme, è trasformare la cucina in una festa: «Prendere un cappellino da chef e rendere partecipe il bambino. Il tempo giocherà a favore di tutta la famiglia».
Nella Giornata mondiale dedicata all’alimentazione, dall’ospedale della Santa Sede arriva anche un’altra novità: uno sportello telematico, composto da casella mail e gruppo chiuso su Facebook, per aiutare le famiglie con figli soggetti a disturbi del comportamento alimentare. “Mio figlio non mangia”: questo il nome dell’iniziativa, pensata per sviluppare un percorso riabilitativo dei piccoli pazienti, attraverso un rapporto con il cibo corretto e consapevole. È possibile inviare alla casella di posta elettonica miofigliononmangia@opbg.net la segnalazione del problema attraverso un diario alimentare del proprio figlio, che sarà valutato dallo staff di nutrizionisti dell’Ospedale romano. Previsto anche un gruppo chiuso su Facebook nel quale le famiglie condivideranno le proprie esperienze con il nutrizionista e sul profilo Facebook ufficiale dell’Ospedale un appuntamento a cadenza quindicinale con gli specialisti, in modo da ottenere le risposte in tempo reale.
16 ottobre 2015