Missile russo su Kharkiv, a 100 metri dalla curia
Tra le macerie il corpo di un bambino di 10 anni. 16 i feriti La testimonianza del cancelliere della diocesi son Semenkov, raccolta dal Sir: «Il bilancio è ancora provvisorio»
Notte di bombe e paura, per l’Ucraina. Nuovi raid russi hanno colpito il Paese, in diverse regioni. A Kharkiv è stato attaccato il distretto di Slobidsky, nella zona centrale. Distrutto un edificio in un viale circondato da abitazioni civili. «Un bambino di 10 anni è stato trovato sotto le macerie, purtroppo è morto – informa il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Synegubov -. I feriti sono 16, tra cui un bambino di 11 mesi. I soccorritori stanno lavorando sul luogo dell’incidente, smantellando le macerie», aggiunge, confermando che «i missili Iskander hanno preso di mira edifici residenziali».
Del piccolo trovato sotto le macerie riferisce anche il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov, senza fornire ulteriori dettagli. Ma ancora si scava tra le macerie, «quindi il bilancio delle vittime purtroppo è ancora provvisorio», spiega all’Agenzia Sir don Gregorio Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica latina di Kharkiv e parroco della cattedrale. «Abbiamo sentito un’esplosione fortissima questa mattina verso le 7 – racconta -. La curia ha tremato, le finestre si sono aperte. Il missile ha colpito una palazzina che si trova a 100 metri dalla curia. Per fortuna tra il punto dell’esplosione e noi c’è un altro palazzo di grandi dimensioni che ci ha protetto».
Al momento, i servizi di emergenza continuano a lavorare sul luogo dell’impatto. «È tutto transennato e non ci possiamo avvicinare», è la testimonianza del sacerdote, che anticipa l’intenzione di dedicare alle vittime di questi attacchi la Messa del mattino nella cattedrale. «La diocesi si stringe in preghiera e nel dolore». Don Semenkov parla di due missili, caduti in città. «Non ricordo un attacco simile dall’inizio della guerra, quando bombardavano la città in centro», commenta. E ricorda anche il villaggio di Groza, vicino a Kupiansk, sempre nella regione di Kharkiv, dove ieri un raid ha colpito un bar e un negozio mentre si stava svolgendo una veglia funebre. 51le vittime, tra cui una bambina di sei anni. E anche qui, si scava ancora tra le macerie.
Le bombe russe hanno centrato anche otto comunità nella regione di Sumy, lungo il confine ucraino, uccidendo un civile. Esplosioni sono state udite nella regione centrale ucraina di Cherkasy, secondo quanto riferiscono i media locali. L’allarme antiaereo è scattato in altre sette oblast: Odessa, Kharkiv, Mykolaiv, Poltava, Khmelnytskyi, Chernivtsi, Kirovohrad. A Odessa, in particolare, le forze di difesa meridionali ucraine, riprese dai media locali, parlano di droni diretti contro le infrastrutture portuali, che hanno danneggiato un impianto di stoccaggio del grano sul Danubio. Diversi i camion che hanno preso fuoco. Traghetti sospesi a Izmail, vicino al confine rumeno.
Mosca, da parte sua, afferma di aver respinto nella notte l’attacco di due droni marini contro la città di Sebastopoli, in Crimea. «Il distaccamento antisabotaggio sottomarino della flotta del Mar Nero» è entrato in azione per respingere l’assalto di «due barche-droni», scrive su Telegram il governatore Mikhail Razvozzhayev. Cinque droni invece sarebbero stati abbattuti dalle difese aeree russe sopra la regione russa sudoccidentale di Belgorod.
6 ottobre 2023