Missili sulla Polonia. Biden: «Improbabile siano partiti da Mosca»

Due le vittime. La Nato in allerta. Il Cremlino: «Una provocazione. I missili mostrati non sono nostri». Il segretario Nato Stoltenberg: «Accertare i fatti». Il presidente turco Erdogan: «È possibile che si tratti di un errore tecnico. Portare Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati»

Nella serata di ieri, 15 novembre, dopo la pioggia di oltre 100 razzi russi che si è abbattuta nel pomeriggio sull’Ucraina, due missili sono caduti in Polonia, provocando due morti. Immediati  i contatti tra i Paesi dell’Alleanza atlantica per cercare di capire cosa sia successo esattamente, vale  dire  se i missili siano russi oppure, come suggeriscono alcune fonti, se siano stati i resti di un razzo abbattuto dalla contraerea ucraina a provocare il disastro. La Polonia in ogni caso, a quanto si apprende, non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato, che prevede che «le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate».

«Monitoriamo la situazione, è importante accertare i fatti», ha commentato il segretario della Nato Jens Stoltenberg, mentre il presidente Usa Joe Biden dopo l’incontro di emergenza a Bali con gli alleati, ha sostenuto che è «improbabile» che il missile che ha colpito un villaggio nella Polonia orientale sia partito dalla Russia: «Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto», le sue parole. Il presidente degli Stati Uniti ha riferito anche che con gli altri leader si è deciso all’unanimità di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente come rispondere».

A dare per primo la notizia, il reporter della polacca Radio Zet Mariusz Gierszewski, che ha parlato di «due missili russi» caduti sul suolo polacco in un villaggio a 10 chilometri dal confine: Przewodow. Quindi è arrivata la conferma di un alto funzionario dell’intelligence Usa, citato dall’Ap. E i vigili del fuoco locali hanno rivenuto le due persone morte in seguito alle esplosioni che hanno colpito un sito dove si essiccavano i cereali. Con il passare delle ore sempre Gierszewski, citando i servizi di Varsavia, ha ipotizzato che si sarebbe trattato non di un errore di lancio da parte dei russi bensì dei resti di un missile abbattuto dalla contraerea ucraina. L’altra ipotesi è che a cadere in Polonia sia stato proprio un missile della difesa di Kiev: i detriti sono compatibili il sistema S300, utilizzato da entrambi gli schieramenti.

Mosca ha parlato di «provocazione» mirata a fomentare un’escalation: «I missili mostrati non sono nostri». Kiev, da parte sua, ha respinto la «teoria del complotto» secondo cui sarebbe stato un missile della difesa aerea ucraina a cadere sul territorio polacco. Varsavia, in ogni caso, ha messo l’esercito in stato d’allerta. Dall’Unione europea intanto è arrivato un comunicato congiunto dei leader G7 e Nato che condanna espressamente gli attacchi di ieri della Russia su città e infrastrutture civili ucraine, informando che si è discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. «Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia – si legge -. Siamo d’accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono».

Da Bali il presidente turco Erdogan ha rimarcato: «Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione. È possibile che si tratti di un errore tecnico – ha aggiunto -. Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin». Anche dalla Cina è arrivato l’invito «a tutte le parti alla calma», attraverso la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invece, in un nuovo discorso video trasmesso oggi al G20 di Bali, ha detto che l’attacco missilistico finito in Polonia costituisce «un autentico messaggio della Russia al G20», riferisce l’Afp. «Fra voi – ha affermato – c’è un o Stato terrorista»: l’allusione naturalmente è alla Russia, rappresentata a Bali dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov.

Stamattina intanto, 16 novembre, nel quartier generale della Nato a Bruxelles si sta svolgendo la riunione straordinaria del Consiglio Atlantico a livello degli ambasciatori – già annunciata ieri sera – per esaminare i rapporti sull’accaduto. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha annunciato che chiederà una riunione dei leader europei presenti in Indonesia per il vertice del G20. L’allarme infatti è condiviso da tutte le cancellerie europee. Dall’Italia il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato: «Seguiamo la situazione con attenzione, siamo vicini al popolo polacco».

16 novembre 2022