Nuovo presidio sanitario di Gemelli Medical Center

La struttura, in via Bogliasco, offre cure palliative a 30 persone in regime residenziale e a 120 in assistenza domiciliare, in continuità con la sede di via Pineta Sacchetti, come struttura privata accreditata con la Asl Roma 1

Cure palliative a 30 persone in regime residenziale e a 120 in assistenza domiciliare, in continuità con la storica sede di via Pineta Sacchetti. È anzitutto questa l’offerta del nuovo presidio sanitario inaugurato ieri, 13 novembre, in via Bogliasco da Gemelli Medical Center, società benefit facente capo all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un presidio «progettato sulla base dei bisogni dei pazienti, dove anche i familiari e i caregiver trovano l’accoglienza e le risposte alle esigenze quotidiane di cura», dichiarano. Una struttura privata accreditata con la Asl Roma 1, nell’ambito del Servizio sanitario regionale del Lazio, in cui tutti gli ambienti sono stati concepiti per rispondere alle esigenze dei pazienti e dei loro familiari. Ciascuna delle 30 camere, ad esempio, dispone di pareti insonorizzate e spazi verdi al piano terra.

gemelli medical center, via bogliasco, 13 novembre 2024

«Gemelli Medical Center amplia l’offerta sanitaria con nuovi settori e attività che verranno concordati con l’Università Cattolica, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Gemelli; sarà inoltre valorizzata la partnership strategica tra Policlinico, Gemelli Isola Tiberina e Gemelli a Casa, la società del nostro network sanitario che si caratterizzerà sempre più per un approccio all’assistenza domiciliare multidisciplinare che punta su nuove tecnologie digitali e telemedicina», ha dichiarato il presidente di Gemelli Medical Center Pier Francesco Meneghini, secondo cui il centro inaugurato ieri «rappresenta un salto di qualità per dare risposte concrete ai bisogni delle persone che necessitano di cure palliative e ai loro familiari, realizzate anche grazie agli ampi spazi di verde, gli interni e le stanze pensate per dare adeguata e confortevole ospitalità pure ai caregiver».

Per la rettrice della Cattolica Elena Beccalli, «in vista dell’anno del Giubileo della speranza, voluto da Papa Francesco, è difficile immaginare un segno di speranza più tangibile di questa opera. Il nuovo centro guarda al futuro – ha detto – sia per la disponibilità di spazi arricchiti dal punto di vista tecnologico sia in termini delle competenze mediche, in collaborazione con il Policlinico Gemelli. Ma la struttura è anche fortemente ancorata alle nostre radici: ricordo lo scritto con cui padre Agostino Gemelli, fondatore del nostro ateneo, spiegava perché ci fosse bisogno di una facoltà di medicina di ispirazione cattolica, pensando all’assistenza nella parte finale di vita del malato».

Soddisfazione nelle parole del vescovo Benoni Ambarus, delegato per la Pastorale sanitaria nella diocesi di Roma. «Siamo lieti che la storia di questa struttura sia già iniziata – ha affermato -. Sto pensando a tutte le famiglie che, nella fase terminale della vita del loro caro, sono costrette a mettersi in lista d’attesa per ricevere le cure. Venire incontro a questo momento penso sia un altro passo per dire chi è l’uomo per noi fino all’ultimo respiro». E di «legame fra terra e cielo» ha parlato anche il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale della Cattolica, individuando qui «l’idea di fondo alla base della progettazione di questa struttura».

Impartendo la benedizione all’intero presidio sanitario e alla cappella – arricchita dalle opere del pittore Giovanni Frangi e dello scultore Mario Airò -, il presule ha osservato che «in qualche modo qui si vive una delle fasi fondamentali della vita, piena di significato e sintesi della  stessa esistenza; è un luogo che proponiamo con lo sguardo del cristiano aperto a tutti, in cui si può cogliere la dimensione di una vita che non finisce e si apre all’eterno».

Il modello di cura adottato, multidisciplinare e personalizzato, include la dimensione psicologica e spirituale. Il team di medici, psicologi, infermieri e operatori sociosanitari, guidato dal direttore sanitario Manuel Soldato, si dedica a ogni aspetto della cura dei pazienti e dei loro caregiver. «I nostri professionisti forniscono un’assistenza personalizzata, instaurando una comunicazione empatica anche con le famiglie, per non trascurare alcuna necessità latente», ha spiegato Soldato.

Come società benefit, Gemelli Medical Center si impegna per il bene della comunità locale. In quest’ottica, ha riqualificato la viabilità nell’area circostante via Bogliasco e realizzato un parco giochi e un parcheggio, a beneficio dei cittadini. Con l’apertura della nuova sede, poi, Gemelli Medical Center aumenterà i servizi assistenziali per una presa in carico globale del paziente. «Guardiamo al futuro – ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Costa, a margine dell’inaugurazione – con l’obiettivo di creare un modello di assistenza sanitaria di eccellenza, basato su un’offerta integrata, multidisciplinare e capace di adattarsi ai bisogni di una popolazione sempre più longeva. Una assistenza che garantisca un supporto continuo e completo, finalizzato al benessere della persona che è al centro delle nostre attenzioni».

Il presidio sanitario appena inaugurato ospiterà anche la Scuola di specializzazione in Medicina e Cure palliative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, attivata dall’anno accademico 2022/23, rispondendo così alle crescenti necessità di formazione e assistenza per le situazioni di fragilità.

14 novembre 2024