Oms-Bambino Gesù, impegno per formare 150 infermieri libici

Una piattaforma multilingue per l’aggiornamento professionale a distanza del personale sanitario. Otto gli ospedali collegati

Sono oltre 150 gli infermieri libici, collegati da 8 ospedali, che partecipano al primo progetto di formazione a distanza, in arabo, realizzato dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’iniziativa è stata presentata a Roma durante un incontro nell’ospedale della Santa Sede a cui hanno partecipato la presidente Mariella Enoc, la direttrice dell’Ufficio Oms Libia, Elizabeth Hoff, e la vice ministra degli Affari Esteri, Marina Sereni. «Il progetto – informa una nota del nosocomio – nasce all’inizio dello scorso anno con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale sanitario della Libia, soprattutto in ambito pediatrico».

L’accordo prevedeva l’arrivo di medici e infermieri di due ospedali pediatrici di Tripoli e Bengasi al Bambino Gesù per periodi da 3 a 6 mesi. Lo scoppio della pandemia nel marzo del 2020 ha reso di fatto impossibile avviare il progetto in presenza. Da qui l’idea di organizzare una piattaforma multilingue – il canale di formazione medica a distanza per i Paesi in via di sviluppo Medtraining – e di ampliare il progetto.

Così da poche settimane è partito il primo corso che ha coinvolto 156 infermieri di 8 ospedali del Paese nordafricano. La piattaforma offre diverse modalità di formazione e interfacce in 5 lingue: italiano, inglese, arabo, francese e spagnolo. I corsi caricati sulla piattaforma, una volta tradotti nelle diverse lingue, possono essere facilmente replicati, offrendoli ai paesi che presentano le stesse esigenze formative.

infermiere libiche, medtraining, bambino gesù, maggio 2021

Terapia intensiva, neonatologia, ematologia, cardiologia e cardiochirurgia sono le specialità individuate per prime per l’attività di aggiornamento professionale. A queste si aggiungono ora onco-ematologia, medicina palliativa e supporto psicosociale. Appena la situazione sanitaria lo consentirà, è prevista la formazione anche in presenza, al Bambino Gesù di Roma, per alcuni degli operatori sanitari coinvolti nel progetto.

«Questa collaborazione triennale – ha affermato Hoff – è stata importante per sostenere e rinforzare la categoria professionale degli infermieri e i servizi sanitari pediatrici. Il progetto è il seguito di una fruttuosa collaborazione con il Bambino Gesù in Siria». «Un progetto notevole – ha dichiarato Marina Sereni – che assicura un aiuto concreto e fattivo a un Paese che sta faticosamente uscendo da una crisi decennale». «Il progetto che stiamo condividendo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità in Libia – ha concluso la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc – risponde a uno dei principali obiettivi del nostro ospedale cioè la condivisione della conoscenza acquisita nel campo clinico e della ricerca. Ci auguriamo che il progetto possa essere ampliato ed essere d’aiuto a tanti bambini che hanno bisogno di cure specialistiche».

1 giugno 2021