Pakistan, ordine di comparizione per i sequestratori di Huma
Acs: la Corte di Karachi riconosce la minore età della ragazza, rapita il 10 ottobre, stuprata, convertita a forza e costretta a sposare il proprio stupratore
Novità nel caso di Huma Younus, la ragazza pakistana rapita a Karachi il 10 ottobre scorso e poi stuprata, convertita a forza all’Islam e costretta a sposare il proprio sequestratore, la cui vicenda è stata portata all’attenzione della comunità internazionale dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs). «Ordine di comparizione dinanzi alla Corte per il sequestratore, e per i complici, di Huma Younus, 15enne cattolica rapita, violentata e forzata al matrimonio e alla conversione all’Islam. La Corte di Karachi (Pakistan) ha riconosciuto la minore età di Huma», si legge in un tweet della fondazione.
+++ Breaking news +++ #Pakistan: order to appear in Karachi’s Court for the kidnapper, and his accomplices, of #HumaYounus,15 years old Catholic girl, kidnapped, raped and forced to convert to Islam and get married. The Court recognized the minor age of the teenager! pic.twitter.com/EUfoowvfJ1
— ACS-Italia (@acs_italia) July 22, 2020
Il caso di Huma era stato archiviato dal tribunale ordinario e così la famiglia si è rivolta all’Alta Corte chiedendo l’applicazione della Child Marriage Act, la legge che vieta i matrimoni con minori entrata in vigore nel 2014 e che prevede il carcere per chi rapisce un minore di 18 anni. Ieri, 22 luglio, il passo avanti testimoniato dal tweet di Acs. A seguire la vicenda è l’avvocata della famiglia Tabassum Yousaf, con il sostegno della fondazione.
23 luglio 2020