Sudan ed Etiopia, Oxfam lancia la sua “Sfida” alla fame
Fino al 20 ottobre la campagna per sostenere le donne e le loro comunità. Nei due Paesi, quasi 13 milioni le persone alla fame. La proposta: progetti di cooperazione per migliorare la produzione di cibo, l’accesso a risorse e credito
“Sfido la fame“. Va dritto all’obiettivo lo slogan della nuova campagna di raccolta fondi lanciata da Oxfam: fino al 20 ottobre sarà possibile donare 2 euro con sms al 45591, 5 e 10 euro con una chiamata dal telefono fisso, sempre allo stesso numero, oppure con carta di credito o bonifico su timsostiene.tim.it. A beneficiarne, le centinaia di migliaia di famiglie che pur vivendo di agricoltura e allevamento ogni giorno vanno a dormire con la pancia vuota. Un numero, quello delle persone che soffrono la fame nel mondo, che aumenta per il terzo anno di fila, fino a toccare la cifra di 821 milioni; per lo più, si tratta di donne. La situazione più grave però, spiegano da Oxfam, «è in Africa orientale, dove la popolazione è stremata dall’impatto del cambiamento climatico, soprattutto a causa dalle gravi siccità degli ultimi due anni, che hanno letteralmente arso pascoli e terreni, causando la perdita di milioni di capi di bestiame, da cui dipende il sostentamento quotidiano di milioni di persone». Solo in Etiopia e Sudan sono quasi 13 milioni le persone alla fame e i primi ad essere colpiti sono bambini e donne.
In questi Paesi Oxfam interviene con progetti di sviluppo finalizzati a tutelare i diritti dei piccoli agricoltori, rafforzare i loro modelli di produzione e promuovere maggiori benefici a favore delle comunità locali. E in quest’ottica un fattore chiave di cambiamento è proprio il sostegno alle donne, che «pur costituendo oltre il 43% della forza lavoro in agricoltura a livello globale e oltre la metà in una regione come l’Africa orientale – evidenziano dall’organizzazione – hanno un minor accesso alla terra, ai semi, ai fattori di produzione, alla tecnologia, al credito e alla formazione tecnica. Sono discriminate nell’accesso al mercato del lavoro agricolo e molto spesso relegate a svolgere lavoro non retribuito nei campi».
Investire nell’agricoltura per rimuovere le barriere che ostacolano la capacità delle donne di produrre cibo e sfamare le proprie famiglie consentirebbe invece di «aumentare la produzione agricola fino al 30% in più e di diminuire il livello globale di fame del 17%». Per questo Oxfam Italia utilizzerà i fondi raccolti dalla campagna “Sfido la fame” per sostenere migliaia di persone, soprattutto donne, attraverso progetti di cooperazione finalizzati a migliorare la produzione di cibo, l’accesso alle risorse e al credito, rafforzandone la capacità di creare e commercializzare prodotti agricoli e artigianali in Etiopia e Sudan.
3 ottobre 2018