Sul reddito di cittadinanza «necessari correttivi»
Alleanza contro la povertà pubblica una ricerca dedicata al Reddito di inclusione. Il confronto con la misura del governo Lega – 5 Stelle: «Alcune criticità»
Da una parte il Reddito di inclusione (Rei), dall’altra il reddito di cittadinanza. L’Alleanza contro la povertà torna a segnalare «alcune criticità» nella misura varata dal governo Lega – 5 Stelle, che, secondo l’Inps, raggiunge oltre un milione di nuclei familiari, pari a più di 2,5 milioni di persone che si trovano in situazioni di disagio economico. A cominciare dalla «componente “passiva”» del reddito di cittadinanza, monetaria, che «necessita di correttivi per essere più equa ed equilibrata; le politiche di inclusione sono ancora al palo».
L’occasione è la pubblicazione della ricerca dal titolo “Il Reddito di inclusione (Rei). Un bilancio. Il monitoraggio della prima misura nazionale di contrasto alla povertà” (Maggioli Editore), realizzata col sostegno della Fondazione Cariplo, che viene presentata questo pomeriggio, 29 gennaio, alle 15, nella sede Acri in via del Corso 267. La richiesta è di dedicare attenzione, anzi, di promuovere il Rei, che «seppure con significative differenze territoriali e a fronte di risorse molto più esigue – poco più di due miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi previsti per il 2020 dal reddito di cittadinanza -, in 15 mesi ha raggiunto il 28% dei nuclei in povertà assoluta che vivono nel Paese, che non erano in molti casi noti ai servizi sociali».
Non solo: secondo la rete di realtà che si riconoscono nell’Alleanza, il Reddito di inclusione ha anche il merito di aver dato un impulso «senza precedenti» alla costruzione di reti territoriali e aver favorito «l’intensa attività di progettazione da parte dei servizi sociali dei Comuni, che sono stati in grado di attivare percorsi personalizzati per il 68% dei beneficiari coinvolti».
All’appuntamento per la presentazione dei contenuti della ricerca è prevista la partecipazione del presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti, di Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento e responsabile scientifico della ricerca, del portavoce dell’Alleanza contro la povertà Roberto Rossini, che è anche presidente delle Acli, e di Raffaele Tangorra, segretario generale del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
29 gennaio 2020