Sull’ospedale di Gaza, «attacco criminale»
Patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme firmano una nota congiunta, dopo la strage nella struttura. «Imploriamo la comunità globale: proteggere i civili»
Diffuso nella tarda serata di ieri, 17 ottobre, il comunicato congiunto dei patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme, dopo l’attacco «criminale avvenuto all’interno del recinto dell’ospedale episcopale anglicano Al-Ahli a Gaza». Dai leader religiosi, «solidarietà» con la diocesi episcopale di Gerusalemme, colpita da un «crimine straziante avvenuto in un giorno in cui la comunità cristiana si era riunita in una preghiera sincera, implorando il cielo per la pace, la riconciliazione e la cessazione della guerra a Gaza».
In «unità inflessibile – si legge nella nota -, denunciamo con veemenza questo crimine con la nostra più forte condanna. I primi resoconti della tragedia dell’ospedale della Chiesa a Gaza ci hanno lasciato immersi nel dolore, perché rappresenta una profonda trasgressione contro gli stessi principi dell’umanità. Gli ospedali, designati come paradisi sacri secondo il diritto internazionale, sono stati profanati dalle forze militari».
La nota definisce la strage «crimine eclatante, che richiede la più severa censura e responsabilità internazionale. Imploriamo la comunità globale ad abbracciare il suo sacro dovere di proteggere i civili e di garantire che tali atroci trasgressioni non siano mai più consentite». Di qui la preghiera e il sostegno alla diocesi episcopale di Gerusalemme e la richiesta di «giustizia, pace e la cessazione della sofferenza che è scesa sul popolo di Gaza».
18 ottobre 2023