Turchia e Siria: si teme per i bambini sotto le macerie

Save the Children: necessario l’intervento immediato della comunità internazionale. «Migliaia i senzatetto, in un momento difficile per gelo e tempeste di neve»

Migliaia di vittime e oltre 2.800 edifici crollati soltanto in Turchia. Si aggrava di ora in ora il bilancio del terremoto che ieri, 6 febbraio, ha colpito 10 province nel sud della Turchia e devastato gran parte della Siria. Oltre 5mila i morti accertati ma si teme che il numero definitivo supererà 10mila. Migliaia le persone rimaste senza casa. Già impegnata sul campo Save the Children, che sottolinea la necessità dell’intervento immediato della comunità internazionale per fornire supporto alle migliaia di persone bisognose.

La preoccupazione è soprattutto per i bambini. I soccorritori sono al lavoro, combattendo contro il gelo, per raggiungere quelli che si teme siano rimasti intrappolati sotto alle macerie. Più di 2.800 gli edifici crollati in Turchia, tra cui ospedali, scuole e strutture governative, ma terremoto e scosse di assestamento sono state avvertite fino alla Siria nord-orientale, alla Giordania e al Libano. «È uno dei terremoti più forti che abbiano colpito la regione in 100 anni e ha lasciato migliaia di senzatetto, in un momento difficile per il clima gelido e le tempeste di neve – dichiara Sasha Ekanayake, direttore di Save the Children Turchia -. Le scuole nelle aree colpite sono ora chiuse per una settimana. I nostri team si stanno muovendo rapidamente per rispondere all’emergenza, ma è fondamentale che la comunità internazionale agisca ora per fornire supporto alle migliaia di persone bisognose».

Per quanto riguarda la Siria, 12 anni di conflitto, osserva il direttore Media di Save the Children nel Paese Okke Bouwman, «hanno lasciato le famiglie nel baratro. A causa dell’economia crollata, stavano già lottando per nutrire i propri figli, per tenerli al caldo quest’inverno e per mandarli a scuola. Ora – prosegue – i bambini rischiano di essere intrappolati sotto le macerie, separati dai loro familiari e di non sapere se stanotte avranno un posto caldo dove dormire. Le scosse di assestamento continuano, provocando ulteriore terrore. Questi bambini hanno bisogno del nostro sostegno immediato: la comunità internazionale deve farsi avanti per aiutarli ora», conclude.

L’organizzazione internazionale al momento sta valutando i bisogni immediati dei bambini e delle loro famiglie. Nel Nord-Ovest della Siria sta lavorando a stretto contatto con le organizzazioni partner per valutare l’entità dei danni e fornire il sostegno di cui i bambini hanno disperatamente bisogno man mano che la situazione diventa più chiara. In Turchia sta valutando i bisogni della popolazione e ha creato un team che sosterrà la risposta all’emergenza nazionale in tutta la regione, in stretto coordinamento con il governo e le principali parti interessate. Le squadre di Save the Children sul campo poi stanno pianificando gli interventi di supporto alle comunità colpite con kit di emergenza e per l’inverno, fornendo coperte e abbigliamento invernale. È possibile sostenere questi interventi con una donazione, direttamente online.

7 febbraio 2023