Valastro: «A Gaza minato per tutti il diritto all’istruzione»
Il presidente Cri: «Le scuole durante le guerre sono spesso dei bersagli. Possiamo e dobbiamo fare molto di più affinché la dignità di essere bambini sia rispettata e protetta»
Nella Giornata internazionale per la protezione dell’istruzione dagli attacchi indetta dall’Onu, celebrata ieri, 9 settembre, il presidente di Croce rossa italiana Rosario Valastro ha ricordato che «soltanto nei primi sei mesi di conflitto a Gaza sono morti 26mila tra bambine e bambini e tanti altri, purtroppo, continuano ancora oggi a perdere la vita nel conflitto iniziato il 7 ottobre dello scorso anno e in numerosi altri nel mondo. Tra i diritti minati – ha aggiunto – c’è quello all’istruzione, che non è solo un diritto umano fondamentale ma rappresenta per loro la base culturale e sociale per il rispetto di tutti gli altri diritti».
Nell’analisi di Valastro, «troppi bambini, proprio a causa delle guerre, vedono interrotto quel processo di socialità e di apprendimento tanto importante per la loro crescita. Si aggiunga a tutto ciò che anche le scuole durante le guerre sono spesso dei bersagli». L’istruzione invece è «un elemento di empowerment sociale, dà la possibilità ai bambini di vivere la propria giovinezza e di creare speranza per il futuro. Una speranza che per molti, purtroppo, è interrotta. Le violazioni subìte nel corso dei conflitti – sono ancora le parole del presidente Cri – devono ricordarci che possiamo e dobbiamo fare molto di più per ciascuno di loro, affinché la dignità di essere bambini, affinché il diritto di vivere la propria infanzia ricevendo un’istruzione, siano rispettati e protetti. Le scuole e, più in generale, gli edifici dedicati all’istruzione, non sono un bersaglio!», l’ammonimento.
10 settembre 2024