A Gaza la carestia è imminente

La denuncia dell’Unicef: «Scioccante la mancanza di azione del mondo». Borrell e Lenarcic (Ue): «La Striscia già affronta la fame. Aprire tutti gli accessi per gli aiuti»

L’allarme Unicef è rimbalzato attraverso i social: «Carestia imminente» nella Striscia di Gaza, a causa di «una scioccante mancanza di azione del mondo». A scrivere su X è Adele Khodr, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. «I risultati dell’Ipc su Gaza confermano ciò che segnaliamo da mesi, ovvero un’imminente carestia», prosegue, facendo riferimento alla “Integrated Food Security Phase Classification”. Secondo Khodr, «la mancanza di azione da parte del mondo è scioccante, mentre altri bambini soccombono a una morte lenta. Tutti i valichi di frontiera – aggiunge – devono essere aperti ora per consentire il libero accesso degli aiuti umanitari».

Dal cuore dell’Europa arriva anche una nuova dichiarazione dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, assieme al commissario Janez Lenarčič, sulla carestia nella Striscia di territorio palestinese. «Cinque mesi dopo l’inizio della crisi a Gaza, i risultati della valutazione aggiornata della Classificazione integrata della sicurezza alimentare (Ipc) pubblicata oggi indicano che si sta realizzando la peggiore previsione possibile per Gaza». La Striscia, proseguono, «sta già affrontando la carestia; si stima che, secondo l’Ipc, il 100% delle persone soffra di grave insicurezza alimentare. Questa situazione non ha precedenti. Nessuna analisi dell’Ipc ha mai registrato tali livelli di insicurezza alimentare, in nessuna parte del mondo. Mentre esploriamo tutti i possibili mezzi per fornire aiuti, compresi i lanci aerei e i corridoi marittimi, questi non sostituiscono la soluzione più praticabile ed efficace, vale a dire l’apertura totale e incondizionata dell’accesso via terra».

Borrell e Lenarčič chiedono «un urgente aumento dei punti di accesso esistenti per le consegne via terra e l’apertura di ulteriori accessi. Le rotte – affermano – sono necessarie per garantire un’efficace assistenza alimentare all’intera popolazione di Gaza, la fornitura di assistenza medica specializzata per combattere la malnutrizione e l’attuazione di misure di sanità pubblica».

19 marzo 2024