A Gaza senza carburante a rischio l’assistenza alimentare per le famiglie

La denuncia del World food programme: 9 camion con 141 tonnellate di aiuti sono entrati dal valico di Rafah ma 39 sono fermi al confine egiziano, in attesa di entrare

Nella Striscia di Gaza è allarme per la «grave carenza di carburante», che «minaccia di bloccare il cibo e altre operazioni umanitarie». La denuncia arriva dal World food programme (Wfp) dell’Onu in Palestina, che mette in guardia dal rischio di un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita – «già catastrofiche» – in cui vivono centinaia di migliaia di palestinesi. Il 21 ottobre, ricordano, 9 camion del Wfp con 141 tonnellate di scorte alimentari sono entrati a Gaza dall’apertura del valico di Rafah ma altri 39 sono fermi al confine egiziano o nelle sue vicinanze in attesa di entrare.

«Senza ulteriori forniture di carburante, i panifici che collaborano con il Wfp non saranno più in grado di produrre pane – informa il rappresentante Wfp in Paestina Samer Abdeljaber -. Al momento, solo due dei nostri panifici convenzionati hanno il carburante per produrre il pane e domani potrebbe non essercene più nessuno. Sarebbe un duro colpo per le migliaia di famiglie che vivono nei rifugi e che fanno affidamento sulla consegna quotidiana del pane», aggiunge. Nelle parole di Abdeljaber, «la popolazione di Gaza ha bisogno di una fornitura continua di aiuti a un livello adeguato all’enormità dei bisogni. Per alleviare le sofferenze e consentire la fornitura di assistenza salvavita, facciamo eco all’appello del segretario generale per un cessate il fuoco umanitario».

Sono già quasi 630mila, si legge in una nota diffusa dal Wfp, le persone assistite dall’agenzia Onu nei rifugi e nelle comunità di Gaza e della Cisgiordania. L’assistenza comprende forniture alimentari di emergenza, principalmente cibo in scatola e pane fresco, e voucher elettronici, quando i negozi sono aperti e dispongono di scorte di cibo. In media, 200mila persone nei rifugi ricevono ogni giorno il pane fresco fornito dal World food programme, ma la carenza di carburante sta rendendo sempre più difficile l’attività dei panifici. Basti pensare che mercoledì scorso, 25 ottobre, solo 150mila persone hanno ricevuto il pane. Attualmente, solo due panifici convenzionati con il Wfp funzionano, rispetto agli iniziali 23, e producono sei volte la quantità abituale di pane. Il carburante è fondamentale per loro, così come per i camion che ricevono i rifornimenti che entrano attraverso il valico di Rafah per distribuirli in tutta Gaza. Inoltre, il carburante è fondamentale per gli ospedali e per le stazioni di desalinizzazione e di pompaggio dell’acqua. «La situazione è disperata: i prodotti alimentari essenziali si stanno rapidamente esaurendo nei negozi di Gaza che non sono in grado di rifornirsi a causa di strade danneggiate, problemi di sicurezza e carenza di carburante».

27 ottobre 2023