Aleppo: la speranza che sia l’ultimo Natale di morte

Padre Ibrahim Alsabagh, parroco latino della città martire siriana, invia un videomessaggio con i suoi auguri e quelli dei bambini della parrocchia

Padre Ibrahim Alsabagh, parroco latino della città martire siriana, invia un videomessaggio con i suoi auguri e quelli dei bambini della parrocchia 

«Ci avviciniamo a celebrare il Natale anche questo anno e speriamo che sia l’ultima volta con l’amarezza nella bocca e nel cuore. Speriamo che la nascita del Re della Pace porti a noi una nascita nuova per Aleppo, per la Siria e per il mondo intero. Auguri! Che il Signore vi mantenga nella pace». Sono queste le parole scelte da padre Ibrahim Alsabagh, parroco latino di Aleppo, per augurare il buon Natale a un mondo che assiste, volontariamente impotente, al martirio della città siriana.

Il parroco ha inviato all’Agenzia
Sir un video con i suoi auguri e quelli di molti bambini della parrocchia: «Preghiamo Dio che vi conservi nella pace – dice uno di loro, in inglese, lanciando in aria dei palloncini bianchi -. Auguri di pace per tutti i bambini di Aleppo», aggiunge in francese un’altra bambina. Sono pensieri di pace rivolti ai loro coetanei più sfortunati: «Finisca la guerra e i nostri amici possano tornare a casa e la pace possa regnare nelle vostre case e nei nostri cuori».

Intanto questa mattina, 22 dicembre, in diverse parti del mondo verrà celebrato l’#Aleppoday, una giornata dedicata a informare, raccontare e sensibilizzare l’opinione pubblica proprio sulle condizioni dei bambini di Aleppo e di tutta la Siria. A organizzarla nel nostro Paese, a piazza del Popolo alle 11.30, Unicef Italia che ha chiesto di portare, come simbolo di calore umano e di protezione, una coperta. La stessa che Unicef invita a esporre sui balconi delle case e negli uffici, a tutti coloro che non potranno essere fisicamente presenti in piazza.

«Bisogna rompere – dice Andrea
Iacomini, portavoce Unicef Italia – il muro dell’indifferenza che copre questa terribile guerra da quasi sei anni. Ringraziamo quanti finora hanno aderito all’#AleppoDay – associazioni, istituzioni, singoli, giornalisti –; rinnoviamo a tutti l’invito ad aderire e a stare, senza incertezze, dalla parte dei bambini di Aleppo e della Siria. Non possiamo dimenticarli».

22 dicembre 2016