“Cantiere Roma”: l’ascolto della città inizia dai bambini
Avviati i web talk promossi dalle Acli provinciali della Capitale, con l'obiettivo di dare voce a soggetti sociali diversi. La presidente Borzì: «Capovolgendo la piramide, ripartiamo dalla persona». Suggestioni e proposte confluiranno in un documento per i candidati sindaco
Ricostruire legami, rigenerare contesti, rilanciare l’economia. Sono questi i temi trasversali ai 6 web talk di “Cantiere Roma”, l’iniziativa promossa dalle Acli provinciali della Capitale in vista delle elezioni amministrative e avviata ieri, 26 maggio. L’obiettivo: rendere i cittadini protagonisti di una riflessione sulla città di oggi e di domani attraverso un ascolto “dal basso” in grado di intercettare bisogni, opportunità e proposte concrete. A tal fine, ogni web talk si propone di dar voce a soggetti sociali diversi: bambini, giovani, stranieri, donne, anziani e famiglie.
«“Cantiere Roma” è una proposta che, capovolgendo la piramide, punta a valorizzare le tante competenze della società civile, il lavoro di rete, oltre a quello che di buono c’è in città – ha spiegato la presidente delle Acli romane Lidia Borzì -. Mettere ciò a sistema significa promuovere un modello di azione sociale inclusivo, incentrato sulla promozione della persona e sulla sua presa in carico». Da qui la scelta di prevedere, per ogni incontro, la presentazione dei risultati di un questionario precedentemente sottoposto a un campione di ogni soggetto sociale; un dibattito con esponenti significativi della società civile e la presentazione di una buona pratica già presente in città.
«Le suggestioni e le proposte emerse nel corso degli appuntamenti saranno sintetizzate in un documento che presenteremo ai candidati sindaco», ha aggiunto Borzì sottolineando che il percorso, seppur in maniera non esaustiva, intende offrire una indicazione di metodo fondata su quattro verbi. Il primo è “ascoltare”, «fondamentale per poter fornire risposte sartoriali e valutare l’impatto che hanno sui soggetti». Gli altri verbi sono “interpretare” i bisogni emersi «perché si possano tradurre in una buona politica»; “agire” in un’ottica di rete, «intesa come percorso di condivisione»; infine, “immaginare”, verbo che, conclude Borzì, «ha a che fare con “sognare” una città a misura dei bambini di oggi e degli adulti di domani».
E sono stati proprio i più piccoli i protagonisti del primo incontro di “Cantiere Roma”, trasmesso ieri, 26 maggio, sui canali social delle Acli romane, moderato dalla giornalista Rai Isabella Di Chio. A circa 250 di loro, con età compresa tra i 7 e i 16 anni e rappresentanti i vari quartieri della città, è stato sottoposto un questionario anonimo online, compilato insieme ai genitori, volto a cogliere la percezione generale che hanno di Roma. Decoro, pulizia e vivibilità sono le priorità indicate per una città a misura dei loro sogni e aspettative. «È fondamentale assumere la prospettiva dell’infanzia come prospettiva generale – ha detto Marco Rossi Doria, presidente dell’impresa sociale “Con i Bambini”, intervenuto nel corso del confronto -. Sono loro il termometro della città; se una città fa stare bene i propri bambini, fa stare bene tutti». Dello stesso parere anche lo psichiatra Tonino Cantelmi, il quale ha evidenziato la necessità «di creare e mettere in rete spazi in cui l’incontro tra adulto e bambino o ragazzo sia un incontro efficace». L’oratorio, ad esempio, «è uno spazio che può rendere bambini e adolescenti cittadini attivi quando si apre anche sul territorio».
L’incontro è stata anche l’occasione per presentare la buona pratica rappresentata dall’associazione Genitori Scuola “Di Donato”, al quartiere Esquilino. Una realtà impegnata, negli orari extrascolastici, a promuovere attività inclusive e solidali. Prossimo appuntamento di “Cantiere Roma” il 10 giugno, con un incontro dedicato ai giovani.
27 maggio 2021