Chiesa e digitale: un frutto di WeCa

In un volume di Bolzetta il cammino in quattro tappe nato dai 150 video tutorial lanciati sul web e sui social e ripresi anche dal nostro sito. La prefazione di Papa Francesco

Come realizzare un sito web per la parrocchia? E come utilizzare i social media per la pastorale? Come, insomma, vivere “La Chiesa nel digitale”? È questo il titolo del volume a cura di Fabio Bolzetta, con la prefazione di Papa Francesco, edito da Tau Editrice, che è stato presentato questa mattina, 20 giugno, nella Sala Marconi di Palazzo Pio, in piazza Pia 3, alla presenza, tra gli altri, del prefetto del dicastero vaticano per la Comunicazione Paolo Ruffini, di suor Alessandra Smerilli, segretaria del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e di don Paolo Padrini, parroco della diocesi di Tortona (Alessandria) e autore dell’app “iBreviary”.

La chiesa nel digitale, libro Webcattolici. Bolzetta; Ruffini; Smerilli, 20 giugno 2022Il volume, nato dall’esperienza dei 150 video tutorial dell’associazione Webmaster Cattolici Italiani (WeCa), offre un cammino in quattro tappe per riflettere, scoprire, condividere sui social e pubblicare sul web l’esperienza di una Chiesa che, appunto, è presente anche nel mondo digitale. Un percorso che, soprattutto alla luce dell’esperienza della pandemia, propone come «abitare il digitale» con consapevolezza e formazione, senza perdere di vista la continua evoluzione degli strumenti e delle piattaforme digitali. Così da proporre una copertina del libro “interattiva”, con la presenza di un QR code e lo sviluppo di un algoritmo che accompagnano e ne arricchiscono la lettura con contributi multimediali sempre aggiornati.

«Il QR è attivo a partire dal giorno della presentazione – spiega Bolzetta -. L’idea del libro nasce per valorizzare l’esperienza di WeCa, facendo fronte al bisogno di formazione per migliorare la qualità e la presenza dei siti di ispirazione cattolica sul web e la presenza sui social media. È un testo rivolto in particolare a parroci, religiose, seminaristi, ma anche a educatori, responsabili delle comunicazioni sociali, genitori».

20 giugno 2022