Coronavirus: 300 i bambini positivi, «nessuno grave»

Il presidente della Società italiana di pediatria Villani in conferenza stampa: «Non è un problema pediatrico». Al 19 marzo 33.190 i contagi in Italia

«I bambini positivi in tutta Italia sono 300, per la casistica italiana è confermata quanto rilevato a livello internazionale: non c’è mortalità né casi gravi tra i bambini, questo deve rasserenare genitori e nonni, che devono sapere che il coronavirus non è un problema pediatrico». Alla conferenza stampa di ieri sera, 19 marzo, nella sede della Protezione civile, dove ogni giorno si fa il punto della situazione riguardo all’emergenza coronavirus, è intervenuto anche il presidente della Società italiana di pediatria Alberto Villani. «Ovviamente – ha spiegato – se ci sono sintomi si devono consultare i pediatri e valutare cosa fare. Se un bambino ha problemi importanti allora si deve portare in ospedale ma il coronavirus di per sé non rappresenta un problema per i bambini».

A fornire i dati relativi alla popolazione nel suo insieme, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, che è anche commissario straordinario all’emergenza: 415 i guariti nella giornata del 19 marzo, «portando il numero totale a 4.440 persone»; 4.480 i nuovi positivi, che portano il numero dei positivi totali a 33.190 – dall’inizio dell’epidemia sono 41.035 -. Di questi, 14.135 sono in isolamento domiciliare con pochi o nessun sintomo mentre 2.498 sono in terapia intensiva. «Purtroppo – le parole di Borrelli –  sono 427 i nuovi deceduti, per un totale di 3.405 morti».

Ancora, «con il sistema della Cross sono stati trasferiti 59 pazienti», ha aggiunto il commissario straordinario, che ha anche annunciato la possibilità per i ragazzi che partecipano ad Erasmus di rientrare in Italia. «All’aeroporto potrà andare solo un genitore, poi a casa dovranno rispettare la quarantena fiduciaria. Il loro caso – ha chiarito – rientra nello spostamento per stato di necessità». Borrelli ha poi annunciato di aver appena firmato un’ordinanza per la dematerializzazione delle ricette mediche: con un codice si potranno ritirare le medicine in farmacia. Un appello, infine, a non abbandonare gli animali domestici, soprattutto i cani, perché non sono loro a trasmettere il contagio.

20 marzo 2020