“Desideria”, il festival nei giardini dell’Accademia Filarmonica romana

Dal 26 giugno un viaggio tra le arti a pochi passi da piazza del Popolo, tra musica, teatro, letture. Si comincia con l’Istituto di cultura coreana

Dal 26 giugno un viaggio tra le arti a pochi passi da piazza del Popolo, tra musica, teatro, letture. Si comincia con l’Istituto di cultura coreana 

Grazie al contributo degli istituti di cultura stranieri e delle realtà internazionali presenti nella capitale, l’Accademia Filarmonica Romana torna ad animare i suoi giardini – un angolo verde nel cuore di Roma, a pochi passi da piazza del Popolo – in uno spazio aperto tanto all’arte contemporanea quanto alle tradizioni millenarie dei Paesi coinvolti. Per “Desideria” – questo il titolo della stagione estiva della Filarmonica, ideata dal direttore artistico Matteo D’amico – saranno una trentina gli appuntamenti in programma dal 26 giugno al 15 luglio, come sempre divisi tra spettacoli teatrali, letture, buffet a tema e ovviamente la musica con il fado portoghese, i suoni del barocco e quelli del Maghreb, il sufi-jazz e il revival pop di Beatles e Queen, solo per citarne alcuni.

Occasioni in cui i protagonisti saranno gli artisti di Giappone, Spagna, Slovacchia, Polonia e molti altri ancora, con la novità di un omaggio al Burkina Faso con il racconto in musica (il 13 luglio) di Fausto Sebastiani su testi di Sandro Cappelletto “Il paese degli uomini integri” dedicato alla storia politica degli ultimi decenni di questo paese africano. New entry invece per la Repubblica di Corea: sarà proprio l’Istituto di cultura coreana, che ha inaugurato la sua sede romana lo scorso ottobre 2015, ad aprire la stagione lunedì 26 giugno.

Diversi saranno i momenti che caratterizzeranno
questo atteso esordio: si inizia alle ore 20 con la mostra fotografica “Viaggio nel placido e moderno mattino d’Oriente”, cui seguirà un piccolo buffet con i sapori tipici della cucina coreana. Seguirà in Sala Casella (ore 21) il concerto di Moko Music (Modern Korea Musik), ensemble nato nel 2014 e formato da interpreti coreani di musica tradizionale e musicisti di formazione classica: una originale fusione fra Oriente e Occidente, in cui accanto al daegeum e allo kayageum, antichi strumenti coreani a corde, si affiancano le percussioni e gli strumenti ad arco moderni.

Per il 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, il 27 giugno ci sarà in Sala Casella una serata dedicata ai “Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me”, tra i testi più curiosi e insoliti del grande drammaturgo siciliano. A inframmezzare la lettura, affidata a quattro giovani attori, verranno eseguite cinque brevi composizioni per fisarmonica e clarinetto. Il 29 giugno, altra dedica a Pirandello con “Questo tumulto di vita”, scena musicale di e con Bruno Crucitti, accompagnato da voce e pianoforte per un alternarsi di riflessioni sul profondo rapporto avuto dal drammaturgo con la musica.

Incantatrice come sempre, il 28 giugno ritorna anche l’India, prima con una sessione aperta di yoga nei Giardini e poi con il concerto del maestro Bahauddin Dagar alla rudra veena, strumento a corde della musica classica indiana. Sul palco con lui, Surdarshan Chana, profondo conoscitore dello strumento a percussione jori, e Pelva Naik, esponente di riferimento per il canto dhrupad. In questa giornata prende il via anche il ciclo #Giovani, sette appuntamenti dedicati a ragazzi talentuosi. E se il jazz sarà protagonista, sabato 1 luglio, con la cantante pugliese Elena Paparusso che presenta il suo disco d’esordio “Inner Nature”, la magia del fado rivivrà invece il 3 luglio con Cristina Madeira de Sousa. Con lei, sul palco della Sala Casella, due chitarristi d’eccezione, Lelo Nogueira e Pedro Marques.

Tra un concerto classico ed uno tradizionale si arriva alla terza ed ultima settimana del Festival con Zé Galía, fra i più apprezzati cantautori e chitarristi brasiliani di oggi, artista eclettico che unisce con originalità il racconto ai tanti stili musicali del suo paese. Il 10 luglio il suo concerto, “Sambrasil”, sarà dedicato alla storia del samba che nel 2017 festeggia i suoi primi cento anni. La stagione estiva della Filarmonica chiude i battenti il 15 luglio con un omaggio a Shakespeare e alla sua “A midsummer night’s dream”: un concerto-spettacolo basato sulla commedia del Bardo, con escursioni a sorpresa nello spazio dei Giardini.

 

26 giugno 2017