Mobilitazione di FOCSIV e Avvenire, d’intesa con Iscos-Cisl, Mcl, MASCI, Azione Cattolica, Banca Etica a sostegno delle famiglie irachene rifugiate a Erbil in Kurdistan
Ad Ankawa, sobborgo cristiano di Erbil, convivono la Chiesa Siriaca e quella Caldea e qui sono stati accolti tutti i profughi: cristiani, yazidi, turcomanni, sunniti non fondamentalisti, sciiti. FOCSIV, il cui team operativo è coordinato da Terry Dutto e Jabbar Mustafa, opera nell’Ankawa Mall, un centro commerciale in costruzione trasformato in centro di raccolta per gli sfollati. Al suo interno UNICEF ha creato unità abitative con pannelli prefabbricati in lamierino di metallo montate sul nudo cemento e con isolamento di 3 cm. Vi “abitano” oltre 2mila persone, circa 250 famiglie fuggite come tutti i cristiani della Piana di Ninive, gli yazidi e le altre minoranze perseguitate senza poter portare nulla con sé.
Seppur privi di tutto e nonostante le condizioni sub-umane in cui sono costretti a vivere gli sfollati stanno mostrando un’immensa capacità di resilienza, dignità e forza morale. «Emergenza Kurdistan: non lasciamoli soli» è un’iniziativa mirata ad aiutare queste famiglie. I promotori hanno stimato in 104mila euro la cifra inizialmente necessaria per avviare azioni di sostegno mirate e fornire generi di prima necessità, ma l’inverno alle porte – particolarmente rigido in quell’area – ci costringe ad aumentare detto impegno.
Il team FOCSIV vive al fianco delle popolazioni sfollate e ne comprende i bisogni in tempo reale, anche quelli più semplici e apparentemente residuali che sfuggono nella pianificazione dei grandi interventi umanitari. Dalla «Child protection», ovvero l’animazione dei ragazzi alla fornitura di pentole e posate a chi ha solo il fornelletto; del sale a chi riceve un pacco di riso alla settimana; coperte a chi ha un materassino; kit igienico sanitari specie alle donne con neonati; attività didattiche a chi non sa come impiegare il proprio tempo. Il presidente di FOCSIV Gianfranco Cattai dichiara “La scelta della FOCSIV è tesa a completare con l’«elemento mancante» l’aiuto umanitario cercando quanto possibile di far uscire dall’emergenza per giungere a un livello minimo di normalità. Un grazie particolare ad Avvenire e alle altre organizzazioni che ci affiancano in questo progetto:Iscos-Cisl, Mcl, MASCI, Azione Cattolica e Banca Etica”.
24 novembre 2014