Il Papa al Sinodo: «La Chiesa è donna. Il clericalismo, un flagello»

Francesco è intervenuto alla Congregazione generale: «Doloroso trovare in alcuni uffici parrocchiali l’elenco dei prezzi dei servizi sacramentali come in un supermercato»

«La Chiesa è donna, ma perché sono le donne che sanno aspettare, che sanno scoprire le risorse della Chiesa, del popolo fedele, che si spingono oltre il limite, forse con paura ma coraggiose, e nel chiaroscuro di un giorno che inizia si avvicinano a un sepolcro con l’intuizione (ancora non speranza) che ci possa essere qualcosa di vivo. La donna è un riflesso della Chiesa, la Chiesa è femminile, è una sposa e madre». Francesco ha scelto lo spagnolo per tracciare il ritratto della comunità dei credenti, nel suo intervento di ieri pomeriggio, 25 ottobre, alla Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. E «quando i ministri eccedono nel loro servizio e maltrattano il popolo di Dio – ha continuato -, deturpano il volto della Chiesa, rovinano con atteggiamenti maschilisti e dittatoriali».

Per il Papa, «è doloroso trovare in alcuni uffici parrocchiali l’elenco dei prezzi dei servizi sacramentali come in un supermercato. O la Chiesa è il popolo fedele di Dio in cammino, santo e peccatore, – ha continuato – o finisce per essere un’azienda di servizi vari, e quando gli agenti pastorali prendono questa seconda strada, la Chiesa diventa il supermercato della salvezza e i sacerdoti semplici dipendenti di una multinazionale». Sta qui, nell’analisi del pontefice, il «grande fallimento» a cui conduce il clericalismo, che «è una frusta, è un flagello, una forma di mondanità che sporca e danneggia il volto della sposa del Signore, schiavizza il santo popolo fedele di Dio. Con quanta pazienza deve tollerare gli sprechi, i maltrattamenti, le esclusioni da parte del clericalismo istituzionalizzato – ha esclamato -. E con quanta naturalezza parliamo dei “prìncipi della Chiesa”, o delle promozioni episcopali come promozioni di carriera! Gli orrori del mondo – ha commentato -, la mondanità che maltratta il popolo santo fedele di Dio».

26 ottobre 2023