Il «pensiero» di Francesco alle popolazioni in guerra
Al termine dell’udienza generale, le parole dedicate alla Terra Santa e all’Ucraina e, in particolare, i prigionieri. «La tortura dei prigionieri non è umana», il monito
«Il nostro pensiero, di tutti noi, in questo momento va alle popolazioni in guerra». Lo ha detto il Papa parlando a braccio, al termine dell’udienza generale di questa mattina, 17 aprile, dopo i saluti ai fedeli di lingua italiana che, come consuetudine, concludono l’appuntamento del mercoledì.
«Pensiamo alla Terra Santa, alla Palestina, a Israele – le parole di Francesco -. Pensiamo all’Ucraina, la martoriata Ucraina. Pensiamo ai prigionieri di guerra: che il Signore muova la volontà per liberarli tutti. E parlando dei prigionieri, mi vengono in mente coloro che sono torturati. La tortura dei prigionieri – ha aggiunto – è una cosa bruttissima, non è umana. Pensiamo a tante torture che feriscono la dignità della persona, e a tanti torturati. Il Signore aiuti tutti e benedica tutti», l’invocazione.
17 aprile 2024