Il premier Draghi: «I governi passano, l’Italia resta»

La riunione con i ministri a Palazzo Chigi e la gratitudine «per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo». Quindi l’invito ad «agevolare una transizione ordinata»

«I governi passano, l’Italia resta». Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato ieri, 10 ottobre, i ministri riuniti in Consiglio a Palazzo Chigi, ricordando che «tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito – – le parole del premier -. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini».

Da Draghi, parole di gratitudine «per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo. Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico». E ancora: «Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione, tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali».

Nell’analisi del presidente del Consiglio, «l’unità nazionale è, per forza di cose, un’esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi – ha continuato – e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare», il tributo del premier.

11 ottobre 2022