Ilaria Salis ai domiciliari in Ungheria

L’attivista italiana uscita dal carcere dopo più di 15 mesi di detenzione. Il padre Roberto: «Speriamo sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia»

Dopo più di 15 mesi di detenzione, questa mattina, 23 maggio l’italiana Ilaria Salis è uscita dalla prigione di massima sicurezza di Gyorskocsi utca, a Budapest, ed è stata trasferita al domicilio dove sconterà la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della fine del processo. Il 15 maggio infatti una commissione di secondo grado del tribunale di Budapest ha accolto il ricorso presentato dai suo legali e le ha concesso la detenzione ai domiciliari con il braccialetto elettronico e dietro il pagamento di una cauzione di 40mila euro.  Dopo alcuni giorni di attesa, il bonifico, partito la settimana scorsa dall’Italia, è arrivato e Ilaria Salis è potuta uscire dal carcere. Domani è prevista la terza udienza del processo a suo carico, nel quale l’attivista milanese rischia dai 2 ai 24 anni di carcere.

Soddisfazione nelle parole del padre della donna, Roberto, riferite dall’Ansa. «Finalmente abbiamo la possibilità di riabbracciare Ilaria – ha commentato -. Speriamo che questa sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia». Anche l’avvocato Mauro Straini, arrivato a Budapest con il collega Eugenio Losco nel giorno in cui Salis ha ottenuto i domiciliari, ha espresso la sua soddisfazione. «Siamo molto contenti – ha detto all’Adnkronos -, aspettiamo di  incontrare Ilaria e auspichiamo che al più presto le sia revocata ogni misura cautelare o quantomeno gli arresti domiciliari possa scontarli  in Italia».

Atteso in giornata l’incontro tra i difensori italiani e l’insegnante finita in manette con l’accusa di aver aggredito alcune persone in una manifestazione neonazista. «Presto presenteremo  la richiesta di trasferirla in Italia e speriamo che il nostro governo si impegni affinché ciò avvenga», sono ancora le parole del legale.

23 maggio 2024