Iraq, il patriarca caldeo: islamizzazione dei minori minaccia l’unità del Paese
Louis Raphael I Sako commenta ad Acs la legge che attende l’approvazione del presidente Masoum: attacco al pluralismo religioso
Louis Raphael I Sako commenta ad Aiuto alla Chiesa che soffre la legge che attende l’approvazione del presidente Masoum: attacco al pluralismo religioso
«Una minaccia all’unità della nostra nazione, al pluralismo religioso e al principio di accettazione della diversità dell’altro». Il patriarca caldeo Louis Raphael I Sako definisce così in una nota inviata alla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre la legge in discussione in Iraq che prevede che «i minori devono seguire la religione del genitore convertito all’Islam». Per il patriarca, si tratta di una delle norme «più discriminatorie, perché totalmente irrispettosa della civilizzazione dell’Iraq».
Nelle prossime ore il presidente iracheno Fouad Masoum dovrà decidere se approvare il testo, rigettarlo oppure richiedere alcuni emendamenti. Ieri, mercoledì 11 novembre, centinaia di appartenenti alle minoranze religiose hanno manifestato davanti alla sede della missione Onu ad Erbil chiedendo al presidente di non approvare la legge. «Se la norma entrerà in vigore – continua il patriarca Sako – faremo sentire la nostra voce in tutto il mondo, così che l’assemblea dei deputati irachena ne risponda davanti al tribunale internazionale».
Per Pascale Warda, già ministro iracheno per le politiche migratorie e fondatrice della Società iachena per i dritti umani, «leggi come questa rappresentano un attacco legalizzato alla libertà religiosa delle minoranze».
12 novembre 2015