Lanciata la Giornata diocesana per la custodia del creato

L’annuncio nel Villaggio per la Terra allestito a Villa Borghese. Don Manto: «Un tema che ci viene sollecitato anche dall’imminente enciclica del Papa»

L’annuncio nel Villaggio per la Terra allestito a Villa Borghese. Don Manto: «Un tema che ci viene sollecitato anche dall’imminente enciclica del Papa»

Fiori bianchi sull’altare, le fresie di Singapore. Come banchi, dei sacchi di fieno. È una chiesa particolare quella in cui è stata celebrata la Messa ieri, domenica 19 aprile, all’interno del Villaggio per la Terra allestito al Galoppatoio di Villa Borghese. Una Messa che, nell’ambito della manifestazione promossa da Earth Day Italia, ha voluto sottolineare l’impegno della diocesi di Roma per i temi legati al rispetto della Terra con il lancio della Giornata diocesana per la custodia del creato che si terrà il prossimo 8 novembre.

Infatti con l’allestimento di questo villaggio l’Earth Day Italia celebra la 45esima Giornata mondiale della Terra delle Nazioni Unite, che ricorre il 22 aprile. Un’iniziativa con musica, incontri e sport che crea un ponte con il villaggio allestito a Washington davanti alla Casa Bianca. «I cambiamenti climatici e l’inquinamento – dice monsignor Andrea Manto, direttore del Centro diocesano per la pastorale sanitaria – sono il segno di un’alterazione del rapporto degli uomini con l’ambiente. È importante un appello che parta dalla Chiesa di Roma per capire quanto sia importante salvaguardare questo bene comune». In primo piano l’educazione. «Per i cristiani – aggiunge Manto – è importante fare in modo che la malapianta non trovi spazio perché ci sono dei semi buoni. Questa Giornata diocesana vuole essere l’occasione per riflettere sull’importanza della salute del corpo e dell’anima».

Prevenire significa cambiare stile di vita. «Fondamentale – sottolinea Pierluigi Sassi, rappresentante italiano dell’Earth Day Network e presidente di Earth Day Italia – il coinvolgimento delle scuole». Un’attenzione che si colloca all’interno di un fitto diario di appuntamenti. «A settembre saranno rivisti gli obiettivi del millennio e a dicembre si svolgerà la conferenza di Parigi COP21 sul Clima».

Così, dopo il Villaggio per la Terra, ecco un altro appuntamento, mercoledì 22 aprile, con un seminario di approfondimento e l’evento solidale “Cibo per tutti” con il mercato di Campagna Amica al Circo Massimo. A organizzare il primo (ore 10.30, via di San Teodoro), i promotori nazionali della campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”: previsti gli interventi del segretario Cei, Nunzio Galantino, dell’economista Becchetti e del sottosegretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Giovannelli.

Tornando alla Giornata diocesana per la custodia del creato, l’evento dell’8 novembre si aprirà con una marcia «che partirà dal Colosseo e arriverà fino a San Pietro per l’Angelus del Papa», spiega don Manto. «Forte – continua – sarà il coinvolgimento dei catechisti e dei professori di religione. Questo tema ci viene sollecitato anche dall’enciclica di papa Francesco che sta per uscire su questo argomento».

«Abbiamo rotto la relazione tra l’uomo e il creato – osserva durante l’omelia padre Stefano Sarro, delegato per i frati minori del Movimento francescano del Lazio -. E, come primo passaggio, va riallacciata quella con Dio per togliere dal nostro cuore discariche, case abusive e rifiuti».

Le iniziative messe in piedi nel Villaggio con stand, attività sportive e incontri sono l’occasione per far godere in modo concreto della bellezza della natura. Complice una giornata primaverile, i bambini giocano mentre in sottofondo arrivano le note di Nek “Siamo fatti per amare”. Alcuni bambini distribuiscono bigliettini con la benedizione francescana vicino allo stand dell’ordine. Molti curiosi si affacciano ad ascoltare i canti e le riflessioni guidate dal centro Frate Sole dei Francescani.

Padre Agnello Stoia, parroco di Santi Apostoli, sottolinea: «La nostra Terra è in uso. La voce di san Francesco ci invita a stupirci. Dio è l’artista che ha fatto ogni cosa e la Misericordia è il suo capolavoro. Questo ci invita a fare una riflessione soprattutto in questo momento così triste a causa della tragedia in mare avvenuto nel Canale di Sicilia». Un minuto di silenzio avvolge l’area dell’incontro. Mentre nel pomeriggio è la Sveglia francescana a risvegliare le coscienze. «Questa è un’iniziativa nata accogliendo l’invito del Papa ad uscire, incontrare gli uomini», spiega fr. Simone Schiavone, frate minore conventuale. «Ascoltiamo le persone che incontriamo e poi, in base alle loro parole, diamo un biglietto con una frase del Vangelo».

 

20 aprile 2015