Liceo Aristotele: lezione in tutte le aule, alcune con lo streaming
Distanze e collegamenti da altre classi: la soluzione dell’istituto in attesa dei banchi monoposto. La preside Sannino: ce la stiamo mettendo tutta
Una didattica “a distanza ravvicinata” con tutti gli studenti a scuola, nessuno escluso, e l’ausilio delle nuove tecnologie. È questo il leitmotiv del liceo scientifico Aristotele, nel quartiere Giuliano-Dalmata (IX Municipio), che ospita oltre 1.100 studenti. La ripartenza è «così importante – spiega la preside Filomena Sannino – che abbiamo voluto fortemente la presenza di tutti gli alunni». La soluzione è stata quella del distanziamento in aula e dello spostamento, a turnazione, di alcuni alunni in altre classi dell’edificio scolastico, collegati in diretta streaming con i propri compagni.
«Un’idea», racconta la preside, «per non escludere nessuno dalla normale e fondamentale socialità che c’è a scuola». E che si è rivelata vincente, almeno in queste prime due settimane, «perché – spiegano Danilo Riglioni e Alessandro Pucci, entrambi insegnanti di Matematica e Fisica – ci aiuta a stare didatticamente accanto ai ragazzi in un modo che le lezioni online non consentono come anche la semplice spiegazione di un dettaglio o di una parte di programma». Le lezioni vengono riprese dalla webcam dei docenti oppure, come fanno gli insegnanti delle discipline scientifiche, «trasmettendo ciò che viene scritto sulla Lim e l’audio della spiegazione del docente».
Le difficoltà però non sono poche, innanzitutto «perché – denuncia la preside – non sono ancora arrivati i banchi promessi da Arcuri, anche se come Istituto ne avevamo già commissionati 350 a fine giugno». Con un sistema di banchi biposto usati singolarmente o con “uno studente al centro e uno di lato” è stato possibile assicurare a tutti una collocazione. In più con i fondi ministeriali e con quelli già a disposizione sono stati acquistati dispenser igienizzanti e materiale anti-contagio, nonché segnaletica e cartellonistica. Dopo la prima settimana «di difficoltà tecniche e rodaggio», l’intera scuola è stata cablata, anche se, racconta Sannino, «nella sede succursale i temporali della scorsa settimana hanno fatto saltare la corrente rendendo tutto più difficile».
Il rapporto del liceo con le famiglie non è invece così facile, poiché «molti vorrebbero tutto pronto fin da subito e spesso non ci si rende conto che alcuni problemi non dipendono direttamente dalla scuola o dai docenti», spiega la dirigente. «Una realtà statale come la nostra – sottolinea – arranca ed è importante far sapere all’opinione pubblica che ce la stiamo mettendo tutta». A tal proposito l’Aristotele, fin dal mese di luglio, ha predisposto dei «tavoli tecnici con il Consiglio di istituto, i docenti, il personale Ata, i responsabili di settore e il medico designato, con i quali è stato stilato un regolamento e rinnovato il patto di corresponsabilità aggiungendo una vera e propria sezione Covid».
La paura per il coronavirus però investe tutti, non solo i genitori. «In primis noi professori – spiegano Riglioni e Pucci – abbiamo timore perché non siamo tutelati da ciò che può accadere fuori dall’orario scolastico, quando il controllo è ovviamente meno forte rispetto a quando si è in classe». Sotto questo aspetto «c’è un po’ di amaro in bocca – sottolinea la preside Sannino – perché chi si trova all’esterno non valorizza lo sforzo compiuto per far sì che si potesse riaprire il 14 settembre con la presenza di tutti. Però è giusto riconoscere che i ragazzi si stanno dimostrando molto più elastici e rispettosi delle regole. Hanno una flessibilità mentale che consente loro di capire che ci troviamo in un anno particolare e unico». Nonostante ciò, anche gli studenti – presenti tramite i propri rappresentanti all’ultimo tavolo tecnico organizzato dall’Istituto – «soffrono alcune limitazioni come il dover fare la ricreazione in classe ma abbiamo già comunicato che se i contagi dovessero diminuire ripenseremo questo aspetto». Nelle prossime settimane, spiegano i docenti Riglioni e Pucci, «organizzeremo i test di verifica e i compiti in classe, probabilmente con una turnazione nell’aula magna, che è molto grande e da sempre dispone dei banchi monoposto».
30 settembre 2020