Medio Oriente: la telefonata tra Francesco e il presidente iraniano Raisi

La notizia riferita dalla presidenza iraniana e confermata dal direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Apprezzamento per gli appelli del Papa per il cessate il fuoco

Nel pomeriggio di ieri, 5 novembre, c’è stata una conversazione telefonica tra Papa Francesco e il presidente iraniano Ebrahim Raisi. La notizia, riferita dalla presidenza iraniana, è stata confermata dal direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, che ha precisato che il colloquio è avvenuto su richiesta del capo di Stato dell’Iran.

Raisi, informano dalla presidenza iraniana, ha apprezzato gli appelli del Papa per un cessate il fuoco a Gaza. Secondo l’agenzia Irna, il presidente iraniano ha parlato di «crimini orribili e senza precedenti del regime usurpatore sionista», di «pratiche di apartheid non solo contro i musulmani palestinesi ma anche contro altre religioni divine, che viene attuato con il sostegno degli americani e di diversi Paesi europei». Secondo Raisi, ai Paesi occidentali «che sostengono questo regime» dovrebbe essere ricordato di «accelerare la cessazione di questi crimini».

Pochi giorni prima, il 30 ottobre, c’era stata un’altra conversazione telefonica tra l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, e il ministro degli Esteri iraniano  Hossein Amir-Abdollahian, anche in questo caso su richiesta iraniana. Nel colloquio, aveva riferito sempre Bruni, Gallagher aveva espresso «la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina, ribadendo l’assoluta necessità di evitare di allargare il conflitto e di addivenire alla soluzione dei due Stati per una pace stabile e duratura nel Medio Oriente».

Resi noti nei giorni scorsi anche altri colloqui telefonici del Papa, fino a quello di giovedì scorso, 2 novembre, col presidente palestinese Mahmoud Abbas. Prima ancora, il 26 ottobre, aveva parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il 22 ottobre con quello statunitense Joe Biden. Francesco aveva, tra le altre cose, indicato la necessità di trovare percorsi di pace e la speranza di poter arrivare alla soluzione dei due Stati con uno statuto speciale per Gerusalemme.

6 novembre 2023