Povertà, Acli: «La politica intervenga con misure strutturali»
L’associazione commenta i dati del Rapporto Caritas su Povertà ed esclusione sociale in Italia. «Fenomeno costantemente in crescita che non può più essere sottovalutato»
«I dati diffusi dal Rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas, purtroppo confermano che la povertà è un fenomeno costantemente in crescita che non può essere più sottovalutato». Il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia commenta così l’indagine nazionale – dal titolo “Tutto da perdere” – presentata da Caritas italiana venerdì 17 novembre, alla vigilia della Giornata mondiale dei poveri celebrata ieri, 19 novembre.
Il Rapporto, a quasi 30 anni dalla sua prima edizione, si sofferma anche quest’anno sulla povertà e l’esclusione sociale nel nostro Paese, riportando numeri e storie, evidenze empiriche e tendenze di lungo periodo, problemi e risposte. Il focus centrale e trasversale è dedicato in questa edizione al fenomeno dei “working poor”, ossia di quelle situazioni di povertà, personali e familiari, in cui non manca il lavoro, ma il reddito non è sufficiente a una vita dignitosa.
Netto il giudizio di Manfredonia: «Basta con misure una tantum, servono politiche strutturali, a partire dalle misure contenute nella legge di Bilancio di quest’anno». Nell’analisi del vicepresidente nazionale Acli Antonio Russo, «modificare la legge 85, eliminando di fatto il reddito di cittadinanza è stato un errore, perché a rimetterci sono stati davvero gli ultimi. È urgente ripristinare una misura universalistica e non categoriale per il contrasto alla povertà, se vogliamo scongiurare un nuovo aumento dei poveri assoluti, un rischio evidenziato anche dalle prime analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio presso le Commissioni di Camera e Senato».
L’auspicio di Russo è che «la settima Giornata mondiale dei poveri, voluta da Papa Francesco, sia un ulteriore pungolo per tutte le istituzioni, perché se è vero che il terzo settore e tutte le altre associazioni di prossimità continueranno a fare la loro parte, è il momento che la politica intervenga seriamente con misure strutturali e di lungo periodo».
20 novembre 2023