“Rendiamo il 2022 un anno di pace”
In un video gli auguri di Emergency per il nuovo anno. La presidente Miccio: «Non ci si dimentichi dei conflitti in corso e si lavori per abolire ogni guerra»
Una giornata qualsiasi in cui una bambina, in qualche angolo del mondo, si prepara per andare a scuola. Inizia così il video con il quale Emergency presenta sui social i suoi auguri per il nuovo anno, grazie alla collaborazione con Ogilvy. “Rendiamo il 2022 un anno di pace, non di guerra”: questo il titolo della clip girata da Igor Borghi con The Family Film, a cui si affianca una campagna affissione in 100 postazioni nelle metropolitane di Milano, grazie alla collaborazione con GroupM e IGP Decaux. Un video che racconta la storia di una madre costretta a una scelta difficile per dare un futuro a sua figlia, in un Paese colpito dalla guerra. E il finale è doloroso: madre e figlia si separano, nella ricerca di un futuro migliore.
Nella nota che accompagna l’iniziativa, Emergency cita i dati dell’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), secondo cui nel 2020 oltre 82,4 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case e le loro famiglie a causa di guerra, persecuzioni, violenza, o violazioni di diritti umani. L’augurio per il 2022 allora è poter vivere un anno senza guerra, perché, citando le parole del fondatore Gino Strada, scomparso di recente, «la guerra deve essere considerata un problema da risolvere, non un destino da abbracciare». Un messaggio, questo, che riguarda anche le affissioni nelle metro di Milano, che hanno come protagonisti i ritratti di vittime di guerra firmati da Giles Duley ed elaborati dallo street artist Sibomana, con l’aggiunta di alcuni messaggi di pace: “In guerra il più grande atto di coraggio è fare la pace”, “Solo in un mondo sbagliato si può dire che una guerra è giusta”, “La pace non è solo la fine della guerra, è l’inizio della vita”, “Se la guerra invade i confini, la pace li supera”, “Per fare la guerra servono le armi, per fermarla bastano gli uomini”, “Il contrario di guerra non è solo pace, il contrario di guerra è vita”, “La guerra fa prigionieri, la pace rende liberi”.
La presidente di Emergency Rossella Miccio ricorda «le drammatiche immagini delle famiglie afghane che portavano i loro figli all’aeroporto di Kabul per fargli lasciare il Paese», che «ci hanno ancora una volta sbattuto in faccia la realtà della guerra, che è violenza, mancanza di diritti, morte, abbandono, e ci hanno anche ricordato che le vittime della guerra, in qualsiasi Paese, sono sempre e soprattutto i civili, le donne e i bambini. Per questo – aggiunge – l’augurio per il 2022 è che non ci si dimentichi di nuovo dei conflitti in corso, e soprattutto che si lavori finalmente per abolire ogni guerra».
30 dicembre 2021