Rifugiati, Boldrini: «Un bilancio amaro»

La presidente della Camera risponde a Salvini: «La polemica sugli immigrati la fa chi non ha altro di cui occuparsi». Occorre «un altro approccio»

La presidente della Camera risponde a Salvini: «La polemica sugli immigrati la fa chi non ha altro di cui occuparsi». Occorre «un altro approccio all’accoglienza»

«La polemica sugli immigrati la fa chi non ha altro di cui occuparsi». Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini, a margine del convegno sui rifugiati a Firenze organizzato dall’Unhcr, in riferimento alle polemiche di Matteo Salvini sul tema immigrazione. Boldrini, in merito all’accoglienza dei profughi alle stazioni e alla frontiera con la Francia, ha detto che «i cittadini e i volontari di Milano, Roma e Ventimiglia hanno dato una grande prova a rimboccarsi le maniche». In merito a quella che viene definita emergenza profughi, Boldrini ha aggiunto: «Bisogna mettere in campo un altro approccio all’accoglienza che non sia emergenziale ma strutturato come è il fenomeno stesso. Troppo spesso si è ricorso allo stato di emergenza bypassando tutte le regole». Proprio come con Mafia Capitale, su cui la presidente della Camera ha detto: «È deprecabile arrivare a fare truffe ai danni dei cittadini italiani e migranti, che sono l’anello vulnerabile della società. Spero che la magistratura faccia chiarezza fino in fondo».

Ancora, sulla Giornata mondiale del rifugiato Boldrini ha osservato: «È un’occasione che dà sempre la possibilità di fare un bilancio. Il 2014 è stato un anno record e il bilancio è molto amaro perché nel mondo sono aumentate le persone costrette a lasciare le proprie case: 60 milioni di persone, non era mai accaduto dalla seconda guerra mondiale». L’emergenza profughi tuttavia «non è in Italia» visto che «i 60mila migranti arrivati nei primi sei mesi del 2015 sono soltanto lo 0,1% della popolazione italiana» e visto che «soltanto il 2% dei rifugiati arriva in Europa». Boldrini ha esortato a «rendersi conto dei numeri per far sì che gli italiani abbiano la fotografia della realtà». Poi, in riferimento alla Grecia e ai muri per combattere l’immigrazione: «Nel 2012 la Grecia aveva costruito un muro lungo 12 chilometri. A cosa è servito? A niente, chi non ha niente da perdere troverà sempre un’altra strada». Secondo la presidente della Camera, «la soluzione sta nella ricerca di soluzioni per le crisi che sono alla base della fuga».

22 giugno 2015