Siria, il presidente Caritas: «Il nostro desiderio è restare nel Paese»
Il vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo interviene dopo l’invito di Francesco ad accogliere i profughi. «Non ce la sentiamo di dire alla gente: scappate»
Il rischio che si prefigura è quello di una «lenta, mortale emorragia», che svuota il Paese delel sue forze. «Anche ad Aleppo – le parole del presidente di Caritas Siria – sento i racconti di giovani che dicono tra loro: facciamo un gruppo e andiamo via, fuggiamo da soli, senza chiedere il permesso alle nostre famiglie. È un fenomeno grave, di disperazione. Ma è quello che sta accadendo. Vuol dire che qui rimarranno solo i vecchi». E sul fenomeno dei profughi e delle fughe di massa, denuncia il sistematico occultamento delle dinamiche geopolitiche e militari che lo hanno provocato: «Noi facciamo di tutto per difendere la pace – spiega ancora monsignor Audo – mentre in Occidente dicono di fare tutto in difesa dei diritti umani, e con questo argomento continuano anche ad alimentare questa guerra infame. È questo il paradosso terribile in cui ci troviamo. E non riusciamo più nemmeno a capire cosa vogliono davvero».