Nel loro rapporto esclusivo, la testimonianza che ogni amore o è transitivo, capace di inondare il mondo, o si riduce, presto, a marcire nel chiuso del vano possesso
La "trinità" di oranti formata da Mosè, Aronne e Cur, che unitamente, supplicano Dio mentre infuria la battaglia. La preghiera è una lotta e si deve fare insieme
La neonata Israele, uscita dal grembo del Mar Rosso, cerca l'acqua. Solo Dio è suo compagno. Bisogna credere per sopravvivere alla traversata della libertà. Bisogna rischiare di partire e farsi assistere dal Cielo, per non morire
Scrive nella domenica della Divina Misericordia, il cardinale vicario Angelo De Donatis, per «riflettere sul tempo che abbiamo vissuto» insieme a tutta la comunità della diocesi di Roma. Un temo «imprevisto e improvviso», del quale offre alcune chiavi di lettura – «quelle della fede» -, alla luce dell’esperienza anche personale di coronavirus, che ha colpito […]
Un “mar rosso” che per i cristiani sarà, poi, il costato aperto di Gesù sulla Croce: ferita di sangue rorida d’acqua da cui esce la vita risorta. La nostra vita già innestata nella libertà della Grazia
È il mistero dell'Eucaristia: atto d’amore e di giustizia, di misericordia e di grazia per cui nessuna creatura sulla terra. né umana, né animale, dovrà più “sacrificarsi”
Inizia da qui la grande "epica" biblica della storia della salvezza: da una mancanza di fraternità che spinge l'uomo a gridare e Dio a farsi accanto, aprendo un risveglio di futuro migliore
I migranti, divenuti ormai circa 8mila, si sono mossi da Tapachula per attraversare lo Stato del Chiapas, diretti agli Stati Uniti. La rete di accoglienza sulle spalle della Chiesa e delle organizzazioni di volontari
A spiegarlo è il vescovo Ramazzini, responsabile della pastorale della Mobilità umana per la Conferenza episcopale guatemalteca. Padre Alvarez (Scalabriniani): «Profonda preoccupazione ma anche occasione di fraternità»
Le Chiese aprono le porte, ma c’è preoccupazione. Il sogno è arrivare negli Stati Uniti. Sono stati in 3.500 ad entrare in Guatemala, primo passaggio obbligato. Poi, dietro di loro si sono mosse altre migliaia di persone
Suor de Souza (Pastorale mobilità umana): «Stanno attraversando in vari punti della frontiera. I primi entrati in Guatemala sono già in Messico. Alcuni vogliono arrivare negli Usa, altri vorrebbero un lavoro lì»