Turismo, colpo durissimo. «Subito aiuti alle imprese»

L'allarme delle associazioni, l'impegno delle istituzioni. L'assessore regionale Pugliese: «Vogliamo riprendere le attività con determinazione e tenacia, con lo sguardo rivolto al domani». Cafarotti (Roma Capitale): «L’intera filiera turistica sarà dotata di un bollino Covid-free»

Semideserti i vicoli di Trastevere. Poco “struscio” per le vie dello shopping. Orfano di visitatori il Colosseo. La cartolina di Roma dell’estate 2020 mostra una città poco animata ed esercizi ricettivi quasi vuoti. Il turismo è infatti uno dei settori in ginocchio a causa dell’emergenza sanitaria. Il comparto, che da solo produce il 13% del Pil, offre lavoro a quasi 200mila persone e ora rischia il collasso. L’indotto ha subito un «colpo durissimo» e l’assessore regionale al Turismo Giovanna Pugliese non nasconde «l’angoscia» provata dalla categoria già da fine gennaio, quando furono cancellati i primi voli dalla Cina.

Oltre il 75% dei turisti della Capitale sono stranieri e mancando loro si è arrestata una filiera fatta di albergatori, tour operator, guide turistiche, ristoratori, noleggiatori di pullman. Tra le iniziative di promozione turistica messe in campo dalla Regione, l’ultima in ordine di tempo è “Eventi delle meraviglie”, per la quale sono stati stanziati 2 milioni di euro. «Ogni Comune in base alla popolazione, all’affluenza turistica, ad eventi folkloristici e rievocazioni storiche organizzate avrà tra i 4mila e i 20mila euro – spiega l’assessore regionale, impegnata in un tour sull’intero territorio del Lazio per essere accanto ai sindaci e dare impulso alla ripartenza -. Vogliamo riprendere le attività con determinazione e tenacia, con lo sguardo rivolto al domani. Ci occuperemo anche dei fondi europei che speriamo possano essere una risorsa importante per rilanciare il settore turistico». Il programma “Eventi delle meraviglie” riguarda i 378 Comuni del Lazio, esclusa Roma, per la quale «sarà varato un provvedimento a parte appositamente studiato per la città», assicura Pugliese.

Per la Capitale, il Campidoglio mira al target straniero, puntando alla sicurezza e alla promozione del territorio. «Vogliamo presentare Roma come una meta sicura – afferma l’assessore comunale al Turismo Carlo Cafarotti -. L’intera filiera turistica sarà dotata di un bollino Covid-free, una certificazione di sicurezza per far scegliere Roma alle famiglie come destinazione per le vacanze». In cantiere anche una campagna promozionale virale in collaborazione con Enit (Agenzia Nazionale del Turismo). «Lavoriamo a un piano di comunicazione che ripristini i flussi in due ondate – prosegue l’assessore -. Uno destinato ai turisti dell’area Schengen, francesi e tedeschi in primis, che potrebbero tornare in Italia nei prossimi mesi, e uno a quelli del Nord America, ancora in piena emergenza sanitaria».

Le attività del centro storico sono quelle che stanno maggiormente risentendo dell’assenza di turisti. «La situazione è seria – dice senza giri di parole Luciano Sbraga, direttore Fipe Confcommercio Roma -. I ristoratori rispetto agli anni passati incassano il 70% in meno. Il 3% tra bar e ristoranti non ha rialzato le saracinesche dopo il lockdown. Al momento lo stato d’animo non è ottimistico. Manca la speranza di risollevarsi e sono quindi necessarie misure di supporto alle imprese». Anche sul fronte alberghiero i numeri sono impietosi. Al momento a Roma sono aperti 200 alberghi su 1.200. I grandi assenti non sono solo i turisti stranieri ma anche gli “uomini d’affari”. «Le grandi aziende sono tutte in smart working ed è quindi fermo tutto il comparto business – rimarca Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma -. Sui 200 alberghi aperti l’occupazione massima è del 15%, vale a dire 15 camere su 100».

La federazione lancia la proposta di un Piano Marshall del turismo con interventi a medio e lungo termine. Ernesto Mazzi, presidente di Fiavet Lazio (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) ricorda che al momento è fermo anche il sistema croceristico, altro tassello importante per Roma grazie al porto di Civitavecchia. «L’unico dato incoraggiante è quello del mercato interno – dice -, qualcosa comincia a muoversi ma nella Capitale i turisti sono comunque pochissimi, perché è fermo il turismo incoming come quello congressuale. Prima del Covid, 30 clienti su 100 raggiungevano la città con un pacchetto turistico ma ora i numeri sono davvero esigui». In aiuto agli esercenti del centro storico, Fiavet avvierà progetti di circolazione alternativa. «Per vivacizzare le strade stiamo pensando all’utilizzo di golf car e ape calessino», conclude Mazzi.

7 luglio 2020