Francesco: la famiglia e la sfida dell’amore «per sempre»
La Messa di apertura del Sinodo: «Dio benedice l’amore umano, è lui che unisce i cuori di un uomo e una donna che si amano, nell’indissolubilità»
Ha parolato dell’amore «duraturo», Francesco: di quel legame «fedele, coscenzioso, stabile, fertile», che è «sempre più deriso e guardato come se fosse roba dell’antichità». Anzi, ha commentato, sembra quasi che «le società più avanzate siano proprio quelle che hanno la percentuale più bassa di natalità e la percentuale più alta di aborto, di divorzio, di suicidi e di inquinamento ambientale e sociale». Un grande fraintendimento, ha messo in guardia il Papa, dato che «nulla rende felice il cuore dell’uomo come un cuore che gli assomiglia, che gli corrisponde, che lo ama e che lo toglie dalla solitudine e dal sentirsi solo». Dio infatti «non ha creato l’essere umano per vivere in tristezza o per stare solo, ma per la felicità, per condividere il suo cammino con un’altra persona che gli sia complementare; per vivere la stupenda esperienza dell’amore: cioè amare ed essere amato; e per vedere il suo amore fecondo nei figli».
Proprio questo è «il sogno di Dio» per la sua creatura che Francesco ha chiamato «diletta»: «Vederla realizzata nell’unione di amore tra uomo e donna; felice nel cammino comune, feconda nella donazione reciproca». È Dio infatti, ha spiegato ricordando l’insegnamento di Gesù, che «benedice l’amore umano», che «unisce i cuori di un uomo e una donna che si amano e li unisce nell’unità e nell’indissolubilità». Allora l’obiettivo della vita coniugale non è solo vivere insieme per sempre , ha rilevato Francesco, ma «amarsi per sempre». Ristabilendo «l’ordine originario e originante», oltre ogni forma di individualismo e «legalismo», dietro cui si nascondono «un gretto egoismo e una paura di aderire all’autentico significato della coppia e della sessualità umana nel progetto di Dio».
A riempire di senso «la follia della gratuità di un amore coniugale unico e usque ad mortem (fino alla morte)», ha rilevato il Papa, è «la follia della gratuità dell’amore pasquale di Gesù». Proprio per questo «per Dio il matrimonio non è utopia adolescenziale, ma un sogno senza il quale la sua creatura sarà destinata alla solitudine! Infatti la paura di aderire a questo progetto paralizza il cuore umano». In realtà, ha continuato, «paradossalmente anche l’uomo di oggi – che spesso ridicolizza questo disegno – rimane attirato e affascinato da ogni amore autentico, da ogni amore solido, da ogni amore fecondo, da ogni amore fedele e perpetuo. Lo vediamo andare dietro agli amori temporanei ma sogna l’amore autentico; corre dietro ai piaceri carnali ma desidera la donazione totale».