Nel 2012, quando la guerra era appena iniziata, erano 500mila i bambini di Aleppo che avevano urgente bisogno di aiuti umanitari. Oggi sono 8,5 milioni. A fornire i dati è Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, che parla di cifre «impressionanti», a causa di una guerra che vede ancora 15 città sotto assedio e bambini in condizioni disperate. «I piccoli di Aleppo hanno bisogno di nio. I bambini siriani tutti hanno bisogno del nostro aiuto», sottolinea Iacomini, ricordando che «l’inverno è un’ulteriore minaccia per la vita di questi piccoli che arrivano nei nostri centri di accoglienza fuori Aleppo senza vestiti invernali e in condizioni di salute precarie».

Per questo l’Unicef ha lanciato la campagna “Una coperta per i bambini di Aleppo”.L’invito del portavoce per l’Italia però è a «tenere alta l’attenzione sulle sorti di questi innocenti ogni giorno su tutte le città della Siria». Nasce così la proposta dell’#AleppoDay, il 22 dicembre: «Una giornata in cui chiedo a tutti i media italiani non solo di sostenere la nostra campagna – continua – ma anche di raccontare in una no-stop o staffetta la situazione dei bambini siriani in almeno un servizio per ogni tg, sui social, sui giornali e in tv. Chiedo a tutti i cittadini italiani, a pochi giorni dal Natale, di ritrovarsi nei luoghi a loro più congeniali, sempre il 22 dicembre, con una coperta simbolica per dire con noi: basta guerra in Siria. E per chiedere con forza che finisca il calvario per i bambini di Aleppo. Questi bimbi – conclude Iacomini – sono una nostra responsabilità e non possiamo lasciarli soli».

19 dicembre 2016