Abusi: vittime, familiari e sopravvissuti ricevuti alla Cei

L’incontro con il cardinale presidente Zuppi e il segretario generale Baturi, prima tappa verso la costituzione di «un Osservatorio, che dipenderà dalla presidenza Cei»

Un momento di preghiera iniziale, quindi un incontro durato circa tre ore, «in un clima sereno ma intenso». Ieri mattina, 10 maggio, il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi e il segretario generale Giuseppe Baturi hanno accolto nella sede della Conferenza episcopale italiana «alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti da chierici e operatori pastorali in ambito ecclesiale avvenuti in tempi recenti e passati». A darne notizia è il direttore dell’Ufficio nazionale Cei per le comunicazioni sociali Vincenzo Corrado, spiegando che «è stato un momento molto importante e significativo in cui ciascuna vittima ha condiviso la propria storia di dolore esprimendo, al tempo stesso, il desiderio di assistere e accompagnare la Chiesa in Italia per far sì che questi episodi non si ripetano e per tutelare sempre meglio minori e adulti vulnerabili».

Ascolto e accoglienza delle vittime, ha rimarcato Corrado, costituiscono una linea d’azione importante della Chiesa. Tanto che nelle Linee guida della Cei si legge che «la vittima va riconosciuta come persona gravemente ferita e ascoltata con empatia, rispettando la sua dignità. Tale priorità è già un primo atto di prevenzione perché solo l’ascolto vero del dolore delle persone che hanno sofferto questo crimine ci apre alla solidarietà e ci interpella a fare tutto il possibile perché l’abuso non si ripeta».

In concreto, spiega il direttore dell’Ufficio Cei, l’esperienza di incontro di ieri – al quale ha preso parte anche l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori – «rappresenta la prima tappa verso la costituzione di un gruppo operativo, formato da vittime di abusi in ambienti ecclesiali e da loro familiari. Sarà una sorta di Osservatorio – chiarisce -, composto da persone che hanno generosamente dato la loro disponibilità a offrire, a titolo personale e nella massima libertà, un contributo propositivo per migliorare e rendere più efficaci le attività di formazione e prevenzione messe in atto dalle Chiese in Italia attraverso la rete territoriale dei Servizi tutela minori».

Proprio per sottolineare «l’importanza che i vescovi italiani attribuiscono alla partecipazione delle vittime ai processi di elaborazione dei percorsi preventivi e formativi», aggiunge ancora Corrado, il nuovo Osservatorio «dipenderà direttamente dalla presidenza Cei, in particolare dal cardinale presidente, e saranno organizzate riunioni periodiche a cura della Segreteria generale. Tali incontri, preceduti da un momento di preghiera, avranno a tema il confronto sulle attività di formazione e prevenzione degli abusi su minori e adulti vulnerabili messe in atto dalla Chiesa in Italia».

11 maggio 2023