Assegnato il VII Premio “Giuseppe De Carli”

Premiati i vincitori dell’edizione 2023 del riconoscimento giornalistico dedicato al vaticanista Rai scomparso nel 2010. La tavola rotonda su “La speranza e i suoi volti”

Assegnati i riconoscimenti della settima edizione del premio “Giuseppe De Carli 2023”, il concorso giornalistico intitolato al responsabile di Rai Vaticano scomparso nel 2010, promosso dall’associazione culturale “Giuseppe De Carli” con la collaborazione dei comitati “Informazione, migranti e rifugiati” e “Giornalismo e tradizioni religiose” e della facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce. Proprio qui ieri, 30 novembre, si è svolta la cerimonia di consegna.

Nella sezione “Chiesa, guerra e pace” la vincitrice è stata Maria Ilaria De Bonis (Popoli e Missione), con l’articolo “Tregua e fame al Nord, i barbari verso Nampula”. «In esso si racconta – spiegano dall’associazione De Carli – un dramma che da tempo non riceve attenzione dai media, quello del conflitto in Mozambico, esplorandone le cause e schierandosi dalla parte dei più deboli, senza rinunciare al necessario rigore informativo». Secondo posto, nella stessa sezione, a Salvatore Cernuzio, autore del primo “podcast” di un Papa, Popecast, prodotto da Radio Vaticana-Vatican News per i primi dieci anni di Papa Francesco. «Chiaro e ben distinguibile, come sempre, il messaggio lanciato dal pontefice a favore della pace e contro tutte le guerre, da quelle del passato a quelle che purtroppo ancora infiammano il globo», si legge nella motivazione.

Ad aggiudicarsi il premio nella sezione “Informazione e migranti” è stato invece il giornalista Giuseppe Ciulla, con una inchiesta per la trasmissione Il Cavallo e la Torre di Rai 3, in cui si racconta la cruda realtà di un naufragio al largo delle coste tunisine, «un contributo che prescinde dall’analisi, con lo scopo perseguito di mettere a fuoco una realtà agghiacciante». La terza sezione, “Giornalismo e tradizioni religiose”, ha premiato il duo Tseng Kuang Yi e Leonardo Cinieri Lombroso per un accurato documentario sulla storia del missionario gesuita in Cina Matteo Ricci: opera dalla quale traspare «un profilo fresco di una straordinaria personalità, in gran parte sconosciuta».

Prima della cerimonia si è svolta una tavola rotonda sul tema “La speranza e i suoi volti”, con l’obiettivo di allargare lo sguardo alle tante situazioni di «disperazione» che caratterizzano il nostro tempo, a cominciare dalle guerre. A dare il via ai lavori, i saluti istituzionali di Daniele Arasa, decano della facoltà di Comunicazione, e di Giovanni Tridente, presidente dell’associazione De Carli. Presenti alla cerimonia Santiago Sanz, professore straordinario di antropologia teologica alla Santa Croce, e il sociologo dell’Università di Perugia Piero Dominici, che qui dirige il progetto “Educazione alla complessità”. Sono intervenuti anche Massimiliano Padula, docente alla Pontificia Università Lateranense, in rappresentanza dei giurati della sezione “Chiesa, guerra e pace”, e i responsabili dei due Comitati al cui interno sono state costituite le rispettive giurie. A fare da moderatrice, la giornalista Alessandra Ferraro, direttrice di Rai Isoradio.

1° dicembre 2023