Benoit Thuan, «un missionario fattosi monaco per la missione»

Chiusa l’inchiesta diocesana sul cistercense. Il vicegerente Reina: «Festa per tutta la Chiesa». L’abate generale Lepori: «L’annuncio, portare il Vangelo ai confini del cuore»

Si è aperta con il canto del Regina Coeli in vietnamita questa mattina, 10 maggio, nel Palazzo del Vicariato, la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama di santità e i segni del servo di Dio Benoit Thuan, al secolo Henry Denis, religioso dell’Ordine Cistercense. A presiederla, l’arcivescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, insieme ai membri del Tribunale  monsignor Francesco Maria Tasciotti, delegato episcopale; don Andrea De Matteis, promotore di giustizia; Marcello Terramani, notaio attuario che ha dato lettura del verbale di chiusura dell’intero procedimento, che si è concluso quindi positivamente e che ha messo nelle mani de padre Pierdomenico Volpi, in qualità di postulatore, gli atti da presentare al dicastero delle Cause dei Santi.

Chiusura causa diocesana Benoit Thuan, 10 maggio 2024Un atto formale pieno di significato che parla con il linguaggio della legge e delle norme ma che, ha rilevato Reina, restituisce «una giornata di festa per tutta la Chiesa, non solo per i Cistercensi. Siamo tutti chiamati alla santità ed è bello sapere che c’è chi, come padre Benoit Thuan, ha vissuto questo impegno» e può essere preso ad esempio. Anche l’abate generale dei Cistercensi, lo svizzero Mauro Giuseppe Lepori, ha voluto sottolineare il luminoso esempio del suo confratello francese che tutta la vita ha speso per l’evangelizzazione del Vietnam, come testimoniava la nutrita presenza di sacerdoti e suore vietnamite, e lo ha ricordato così: «Un missionario fattosi monaco per andare al fondo della sua missione. L’annuncio non è solo portare agli estremi confini del mondo il Vangelo, ma portarlo agli estremi confini del cuore, laddove l’uomo è ferito e ha bisogno di misericordia».

Benoit Thuan nacque a Boulogne-sur-Mer nel 1880; orfano di madre ad 8 anni svolgerà i primi studi con i Fratelli della Scuola cristiana a Wimille. A 12 anni entra in seminario, nel 1900 entra nel Gran Seminario e riceve la tonsura, ma lo lascia dopo un anno appena per entrare nel seminario delle Missioni Estere di Parigi, dove diviene sacerdote e dove professa gli ordini minori e maggiori. Nel 1903 parte con 12 nuovi missionari per la Cocincina settentrionale. Dal Vicario Apostolico monsignor Caspar riceverà il suo nome vietnamita “Thuan” che significa “obbedienza”. Impara il vietnamita e mentre svolge la sua missione. Nel 1908 sarà nella parrocchia di Nuòc Man, nel 1913 al Piccolo Seminario di An-Ninh fino a che non riceve l’autorizzazione per dare inizio ad un monastero. Nel 1920 riceve l’abito e inizia il noviziato, guidando i primi compagni diviene superiore, nel 1923 finalmente pronuncia i voti semplici alla presenza di monsignor Lècroart, visitatore apostolico. Prende il nome di Benoit.

Chiusura causa diocesana Benoit Thuan, 10 maggio 2024

Per anni chiede l’affiliazione ai Cistercensi Riformati senza esito, finché nel 1933 ottenne quella all’Ordine Cistercense della Comune Osservanza, ufficialmente l’11 ottobre, ma Benoit Thuan era già tornato “alla Casa del Padre” nel luglio di quell’anno. Nel 1935 quando avvenne l’ufficializzazione dell’affiliazione c’erano 95 monaci. Oggi dopo novant’anni la Congregazione della Sacra famiglia conta 733 monaci e 102 monache, frutto della lunga semina operata da padre Benoit.

10 maggio 2024