Catechisti in Italia: in crescita tra i giovani la percentuale di uomini

La ricerca promossa dall'Istituto di catechetica della Salesiana, a 50 anni dal Documento base. L'identikit: donne, 50enni, impegnate nel servizio da oltre 12 anni. Lo snodo critico della collaborazione con le famiglie. Bulgarelli (Cei): «Ascoltare le domande di uomini e donne di oggi»

Conferme, novità, contraddizioni ma soprattutto “rivelazioni” inattese. C’è tutto questo nella ricerca “Catechisti oggi in Italia” promossa dall’Istituto di catechetica dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, presentata ieri, 3 giugno, a meno di un mese dalla lettera apostolica in forma di Motu proprio di Papa Francesco “Antiquum ministerium”, con la quale si istituisce il ministero di catechista. Una ricerca multimetodologica che ha previsto una fase qualitativa, basata su interviste e focus group mirati, e una quantitativa, realizzata attraverso un questionario di 53 domande sottoposto a 1.760 catechisti italiani. Se l’identikit riserva poche sorprese, a far riflettere sono le risposte date ad alcune questioni alla base della Dottrina sociale della Chiesa.

Il 5,5% degli intervistati si è detto molto preoccupato per la scelta di una Chiesa per i poveri, il 4,4% per il pluralismo delle religioni. Non sono considerati problemi lo scarso dialogo con la cultura contemporanea (dall’8,2% dei catechisti), gli scandali degli abusi sui minori (3,6%) e la poca coerenza dei cristiani (dal 3,3%). «Numeri piccoli che dicono qual è il problema delle comunità cristiane: la non lettura dei numeri piccoli. Ad intra sono pochi ma ad extra sono tanti», ha commentato monsignor Valentino Bulgarelli, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio catechistico nazionale. Soffermandosi sulla tutela dei minori, ha specificato che «per fortuna» non è percepito come un problema solo dal 3% «che è già troppo». All’esterno questo dato «è motivo di non accoglienza del Vangelo. Emergono numeri che sembrano irrilevanti ma in realtà sono devastanti». L’invito del sottosegretario della Cei è quello di promuovere maggiore catechesi per gli adolescenti, i giovani e gli adulti e di «non preoccuparsi solo di trasmettere contenuti ma di ascoltare le domande degli uomini e delle donne di oggi».

Teresa Doni, docente di Ricerca empirica in Pastorale giovanile e Catechetica della Salesiana, ha illustrato gli aspetti principali dell’indagine, realizzata 15 anni dopo l’ultima ricerca di settore e nel 50° anniversario del Documento base “Il Rinnovamento della Catechesi”, del 1970. Dal lavoro emerge che il 76% dei catechisti sono donne, hanno in media 50 anni e svolgono il servizio da oltre 12 anni. La percentuale di catechisti uomini cresce solo nelle fasce di età più giovani: tra i 21 e i 30 anni sono il 13,9% contro il 5,1 di donne; tra i 31 e i 40 sono  il 14,6%, a fronte del 9,2% di catechiste. «Se l’alta presenza delle donne è una conferma – ha detto Doni – la presenza di catechisti giovani è una novità». Un aspetto da «curare» è quello della formazione perché, pur avendo tutti un livello culturale elevato, solo 313 catechisti sui 1.760 intervistati possiedono un titolo di studio ecclesiale “professionalizzante”. «Questo significa che vengono reclutate persone di “buona volontà” che si auto-formano», ha aggiunto Doni.

Le risposte al questionario si contraddicono poi quando si tira in ballo la famiglia. Tra le situazioni di difficoltà del proprio servizio, l’89% degli intervistati ha segnalato l’impossibilità di collaborare con le famiglie nella formazione dei figli. Allo stesso tempo l’81,50% dei catechisti italiani sceglie proprio la famiglia come luogo dove fare la catechesi, scavalcando, anche se di poco, la comunità parrocchiale, che si ferma all’80,10%. A tal proposito don Mario Oscar Llanos, decano della facoltà di Scienze dell’educazione, invita a «riflettere su come inserire di più la catechesi come protagonismo familiare e viceversa». Per don Ubaldo Montisci, direttore dell’Istituto di catechetica, il volume si propone come «mappa e bussola per rilanciare la catechesi in Italia nell’orizzonte della “nuova evangelizzazione”» mentre nel suo saluto il rettore don Mauro Mantovani ha rinnovato la volontà dell’ateneo di offrire il proprio contributo nella formazione dei catechisti del domani, ricordando la capacità della Pontificia Università Salesiana di coniugare insieme «la dimensione teorica e quella pratica».

4 giugno 2021