Cei, per le famiglie nasce “Rete che ascolta”

La Conferenza dei vescovi collega 63 Consultori familiari, mettendo a disposizione 309 operatori, al numero 06.81159111

Ascoltare i bisogni delle famiglie e supportarle nella fase della ripartenza, segnata spesso da incertezza, difficoltà economiche e a volte anche da problematiche particolari legate alla disabilità. È questo l’obiettivo con cui nasce “Rete che ascolta”, il progetto della Chiesa italiana, operativo da domani, 1° luglio, che collega attualmente 63 Consultori familiari e mette a disposizione le competenze di 309 operatori attraverso il numero 06.81159111 e, per le persone con disabilità, attraverso la mail pastoraledisabili@chiesacattolica.it.

coppia anziani disabili, anziano disabile, famiglia con disabilitàPromossa dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità e dalla Caritas Italiana, in collaborazione con la Conferenza dei Consultori familiari di ispirazione cristiana e l’Unione Consultori italiani prematrimoniali e matrimoniali, «l’iniziativa – si legge in una nota della Cei – rappresenta una forma di prossimità alle tante persone che, nella fase 2 e 3 della pandemia, vivono situazioni di disorientamento e disagio, oltre che l’offerta di un servizio reticolare a 360°».

genitore disabile gioca con figliIn concreto, chi contatterà lo 06.81159111 troverà dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, un consulente formato all’ascolto, in particolare a quello telefonico, che potrà offrire un sostegno attraverso tre modalità: individuare una soluzione al problema nell’immediato; indirizzare al Consultorio attivo sul territorio per avviare percorsi specifici; oppure, in caso di problemi afferenti alle sfere della povertà e/o dell’assistenza, reindirizzare allo sportello Caritas o a un’equipe della pastorale per le persone con disabilità.

Si tratta, spiegano i promotori, di «uno spazio di ascolto coordinato a livello nazionale e di un’esperienza di sinergia tra Consultori familiari, Caritas e servizi per i disabili, che apre a prospettive di promozione della persona e della famiglia, in un’ottica di solidarietà e di condivisione delle risorse». Grazie alla piattaforma, inoltre, ogni Consultorio che aderirà al progetto avrà a disposizione un numero telefonico dedicato che potrà essere utilizzato in modo personalizzato a livello locale.

30 giugno 2020