Dai pediatri il decalogo per re-imparare a giocare con i bambini
Dieci consigli forniti dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale, per essere vicini alle famiglie con messaggi positivi e non solo con divieti
Dieci consigli rivolti alle famiglie, per affrontare l’epidemia di coronavirus con serenità, specie quando in casa ci sono i bambini più piccoli. Una sorta di decalogo, realizzato dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che può essere inviato dai pediatri anche attraverso un messaggio su WhatsApp, «per essere vicini alle famiglie con messaggi positivi e non solo con raccomandazioni e divieti», spiega il presidente Giuseppe Di Mauro. Il testo è stato curato dal pediatra Leo Venturelli, dalla psicologa e psicomotricista Maria Grazia Cornelli e dalla logopedista Michela Maddalena Capasso. L’idea è semplice: proporre e condividere giochi, che hanno un valore «inestimabile, sia a livello cognitivo che emotivo».
Balli, canti e soprattutto molta fantasia. Questi gli ingredienti principali. «iorestoacasa. Facile a dirsi, è un obbligo per molte famiglie ma anche un impegno per genitori per intrattenere i propri figli. Ai tempi del coronavirus bisogna fare di necessità virtù e qualche consiglio per i bambini sotto i 6 anni (ma vanno bene anche per i più grandicelli) è utile averlo. Con risorse limitate – sottolinea la Sipps- con fantasia e un pizzico di buona volontà i genitori possono attuare un programma della giornata utile a stimolare i bambini nel loro sviluppo e a non farli annoiare». Il primo punto è «Giochiamo a scoprire come farci aiutare dai bambini nelle situazioni quotidiane?». Il tempo passato vicino ai genitori ad imitarli, spiegano gli specialisti, «è un ottimo sistema di apprendimento cognitivo ed emotivo: si favorisce la motricità fine, quella generale e la relazione interpersonale». Si gioca invece sulla riscoperta dell’autonomia personale la proposta «Giochiamo a insegnare ai bambini a vestirsi?», con l’invito a «riscoprire i passaggi insieme a loro, giorno dopo giorno».
Il decalogo prosegue con l’idea «Giochiamo a condividere le attività di cucina?», puntando sulla «soddisfazione avranno i bambini nel mangiare o bere qualcosa preparato da loro stessi», quindi si va avanti con «Giochiamo ad infilare, ad usare mollette, a raggruppare oggetti?», per favorire, nel gioco, l’apprendimento dei primi concetti matematici come l’addizione o la sottrazione, confezionando mucchietti di oggetti simili, come maccheroncini di pasta da infilare per costruire collane, braccialetti da regalare , oppure frutti di stagione da mettere in cestini. Ancora: «Giochiamo a fare nodi, nastri, fiocchi?”>», per passare dalle semplici stringhe colorate alle scarpe da ginnastica; «
Nelle ultime due proposte, infine, spazio alla musica. «Aiutiamoli a danzare, ballare ascoltando musica con noi?», suggeriscono i pediatri: «Il movimento, la danza, imitando i passi della mamma e del papà, li stimolerà ad essere armoniosi». Infine, «Aiutiamoli a cantare, singolarmente e con noi?», perché «ascoltare e ascoltarsi, imparare piccole canzoncine, scoprire le rime, riprodurle insieme, aiuta anche a riprodurre bene i singoli suoni delle parole».
19 marzo 2020