Dal Papa i primi aiuti a Turchia e Siria

Attraverso il dicastero per il Servizio alla carità, inviate 10mila magliette termiche, spedite con gli aiuti di governo italiano e ong. Aiuto economico alla Nunziatura in Siria

In partenza oggi, 15 febbraio, dal porto di Napoli una nave – la Msc Aurelia – diretta a Iskenderun, in Turchia, dove arriverà tra due giorni. A bordo, oltre agli aiuti del governo italiano e di altre organizzazioni non governative, anche un primo aiuto voluto da Papa Francesco per quanti sono stati duramente colpiti dal terremoto del 6 febbraio in Turchia e Siria, organizzato attraverso il dicastero per il Servizio della carità. Si tratta di 10mila magliette termiche che l’elemosiniere pontificio Konrad Krajewski ha portato ieri, 14 febbraio, personalmente nel capoluogo campano.

A diffondere la notizia è Vatican News. Gli indumenti, riferiscono, sono destinati al campo profughi di Kilis, in Turchia, a 50 km da Gaziantep e a 60 dalla città siriana di Aleppo. Qui la distribuzione sarà affidata agli operatori della Fondazione Rava, da tempo presente nella zona, che si occupa di offrire pasti e riparo a migliaia di persone rimaste senza casa. Dopo lo scoppio della guerra in Siria infatti il campo, nel corso degli ultimi anni, si è ingrandito fino ad arrivare a ospitare circa 60mila profughi. A questi si aggiungono i tanti altri che vivono in accampamenti di fortuna. E il sisma ha aggravato la situazione, con centinaia di persone che si stanno aggiungendo alle famiglie di profughi già presenti.

Relativamente alla Siria, il cardinale Krajewski rende noto che, sempre attraverso il dicastero per il Servizio della carità, il pontefice ha inviato un aiuto economico alla Nunziatura apostolica che provvederà ad impiegarlo sul territorio, a sostegno della popolazione devastata prima da 12 anni di guerra e ora dal terremoto.

15 febbraio 2023