De Donatis alla Lumsa: «L’amore sia la cifra della nostra esistenza»
Il vicario del Papa ha presieduto la Messa di apertura delle celebrazioni per gli 80 anni dell’ateneo, nella Giornata di accoglienza delle matricole
«L’amore sia la cifra della nostra esistenza». È l’augurio che il cardinale vicario Angelo De Donatis ha rivolto questa mattina, 1° ottobre, a docenti, studenti e personale della Lumsa, presiedendo a Santa Maria in Traspontina la Messa di apertura delle celebrazioni per gli 80 anni dell’ateneo, fondato il 26 ottobre 1939 da Luigia Tincani e dal cardinale Giuseppe Pizzardo. Nella Giornata di accoglienza delle matricole, si è svolta quindi una sorta di anteprima dell’inaugurazione ufficiale del nuovo anno accademico, in programma il 14 novembre, con l’udienza di Papa Francesco a rettore, personale docente e non e studenti, in Aula Paolo VI.
Durante la sua omelia – alla presenza, tra gli altri, del cardinale Giovanni Lajolo, presidente del consiglio di amministrazione della Lumsa -, De Donatis ha elogiato il lavoro del rettore Francesco Bonini e di tutti i docenti che quotidianamente spendono «generosamente» la propria vita «nell’avvincente e difficile» sfida educativa. Ha ringraziato il personale non docente, che contribuisce a «rendere la Lumsa una comunità accademica accogliente, funzionale e familiare». Ha quindi incoraggiato gli studenti, in modo particolare le matricole, ad aprirsi «con fiducia alle sorprese che la Provvidenza donerà in questo nuovo anno di crescita e di confronto». Ancora, ha esortato tutti a non rattristarsi durante gli inevitabili momenti di tensione o di difficoltà e a non scoraggiarsi in caso di insuccessi o umiliazioni. «Accogliete tutto con umiltà e non disprezzate questi momenti – le parole del porporato – perché sono tappe preziose nel percorso di maturazione umana e spirituale».
Invitando la comunità accademica a «riscoprire la presenza di Cristo nella vita di ogni giorno», unico vero segreto per «un’autentica testimonianza cristiana», De Donatis ha ricordato che oggi la Chiesa ricorda la memoria liturgica di santa Teresa di Gesù Bambino, monaca carmelitana canonizzata da Pio XI il 17 maggio 1925 e proclamata patrona universale delle missioni pur non avendo «mai varcato la soglia del suo monastero». Leggendo alcuni passi di “Storia di un’anima”, il manoscritto della santa di Lisieux, il cardinale vicario ha incitato gli studenti a fare dell’amore «il motore della vita, il criterio fondamentale che orienta tutte le decisioni e le scelte. Mettete amore nello studio e nella ricerca», l’esortazione. Lo stesso invito è andato ai docenti, con le parole della fondatrice dell’ateneo Luigia Tincani che esortava a insegnare con amore. «Che l’amore sia la cifra della nostra esistenza – ha concluso il cardinale – perché solo rispondendo generosamente alla vocazione che abbiamo ricevuto saremo felici e gioiosi testimoni del Vangelo».
Dal rettore Bonini la rassicurazione che questo nuovo anno accademico sarà vissuto «con ferma determinazione per raggiungere nuovi e importanti traguardi sempre gli uni al servizio degli altri». Un programma che riguarda le 4 sedi di Roma ma anche le due di Palermo e la sede didattica distaccata a Taranto. Complessivamente, l’offerta formativa dell’ateneo è assicurata da 19 corsi di laurea, compreso il neo avviato corso di laurea triennale professionalizzante in Tecniche informatiche per la gestione dei dati. 10 le aree formative, 70 i master e corsi formativi, 242 gli accordi con le università straniere, 2 le scuole di specializzazione. Lo scorso anno gli studenti iscritti sono stati 2mila: il 70% donne e il 30% uomini, provenienti principalmente dal centro sud Italia.
1° ottobre 2019