È morto monsignor Vitalino Mattioli

Era in Brasile, nella diocesi di Crato, come sacerdote fidei donum. Le esequie celebrate nella cattedrale di Nossa Senhora da Penha. Il vescovo Fernando Panico: «A lui la diocesi sarà eternamente grata»

Da cinque anni svolgeva il proprio ministero in Brasile, nella diocesi di Crato, suffraganea dell’arcidiocesi di Fortaleza. Ieri, 4 dicembre, in seguito a un delicato intervento chirurgico, è morto nella città di Recife, il sacerdote fidei donum Vitaliano Mattioli. Le esequie saranno celebrate nella mattina di domani, sabato 6 dicembre, nella cattedrale di Nossa Senhora da Penha nella città di Crato, sede vescovile. Il vescovo, monsignor Fernando Panico, lo ricorda per la sua attività da missionario: «La sua morte ci lascia un grande vuoto. Lo rimpiangiamo tutti come un carissimo nostro fratello, amico e consigliere. Il suo esempio di fedeltà e di amore alla Chiesa, la sua saggezza e sapienza, la sua testimonianza di sacerdote virtuoso lo hanno reso sempre amabile, vicino ai giovani, alle coppie giovani, alle famiglie».

Nato a Roma l’11 ottobre 1938, monsignor Mattioli è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Roma il 10 marzo 1963. Dopo aver prestato servizio come vicario parrocchiale a Nostra Signora di Czestochowa, a Sant’Ambrogio e a Sant’Ignazio d’Antiochia, è stato assistente al Pontificio Seminario Romano Minore dal 1967 al 1969 e nel contempo vice preside del Pontificio Istituto Sant’Apollinare. Più di recente, nel 1991 ha insegnato alla Pontificia Università Urbaniana.

«È stato per noi un maestro della sana dottrina – si legge nella lettera del vescovo di Crato, monsignor Fernando Panico -, direttore spirituale e confessore di seminaristi e di sacerdoti, professore dotto ed umile come nessuno tra noi di storia della Chiesa e di teologia morale. Le sue lezioni di teologia nel nostro seminario incantavano gli alunni, seminaristi e laici. Guida spirituale di tanti fedeli laici che regolarmente confessava e accoglieva, tre volte la settimana, in cattedrale».

In particolare, durante il periodo missionario, monsignor Mattioli ha avviato la causa di beatificazione di Benigna Cardoso da Silva, una giovane donna della diocesi di Crato, uccisa negli anni quaranta del secolo scorso per difendere la virtù della purezza. Di questa causa monsignor Mattioli è stato il postulatore nella fase diocesana, sostenendo le spese del processo. «Ringraziamo Il Signore per Il dono del sacerdozio santo di monsignor Mattioli – ricorda il vescovo Panico –. A lui la diocesi sarà eternamente grata per tanti esempi di servo buono e fedele del Signore e della Chiesa».

 

5 dicembre 2014